Percepivano assegni e bonus che sfruttavano in Tunisia, 9 indagati: danno da 300mila euro. “Disconoscevano totalmente la lingua italiana”

Riscuotevano assegni e bonus in Italia che poi sfruttavano tornando in Tunisia con le famiglie. All’alba di oggi è scattata quindi l’operazione Easy Money della polizia di stato.

I poliziotti di Civitavecchia, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno smascherato un sistema criminale che coinvolgeva cittadini tunisini arrivati in Italia tramite traghetti dalla Tunisia.

Polizia Easy Money
Percepivano assegni e bonus che sfruttavano in Tunisia, 9 indagati: danno da 300mila euro. “Disconoscevano totalmente la lingua italiana” (POLIZIA DI STATO FOTO) – Notizie.com

Per oltre un anno gli agenti della polizia di frontiera marittima hanno monitorato i soggetti. Questi ultimi erano stati capaci di simulare una una presenza continuativa in Italia. Ottenendo così permessi di soggiorno e benefici economici di svariato tipo che poi sfruttavano nel proprio Paese di origine, sull’altra sponda del mar Mediterraneo centrale. I tunisini, 9 in tutto, apparivano percettori di reddito al di sotto di una certa soglia.

Presentata una serie di documenti falsi

In questo modo potevano richiedere vari benefici economici da Enti statali. Tra di essi l’assegno unico, l’assegno per il nucleo familiare, i voucher per l’istruzione e il bonus maternità per supportare i loro bisogni quotidiani. Per ottenere questi sussidi i soggetti oggetto di indagine hanno presentato una serie di documenti falsi. Gli indagati attestavano così la precarietà economica, la composizione e presenza stabile in Italia del nucleo familiare nonché la residenza sul territorio italiano.

L’inchiesta Easy Money ha coinvolto anche diversi minori. Stando a quanto emerso i ragazzi non avevano mai frequentato scuole italiane e disconoscevano totalmente la lingua italiana. Molti dei tunisini avevano soggiornato in Italia solo per brevi periodi. Tutto ciò è stato scoperto anche grazie alle interviste effettuate direttamente sul territorio, presso gli istituti scolastici dove risultavano iscritti i minori. Qui è emerso che questi ultimi, in alcuni casi, non avevano frequentato nemmeno un giorno di scuola.

Il danno complessivo stimato è di circa 300mila euro

L’indagine, condotta a tappeto su tutto il territorio nazionale con il coinvolgimento di Enti come Comuni, scuole e Istituti nazionali di previdenza sociale, ha evidenziato un modus operandi comune tra i tunisini coinvolti. Il danno complessivo stimato è di circa 300mila euro. L’attività ha permesso di ricostruire una modalità operativa comune tra i cittadini tunisini coinvolti, ciò grazie ad un’attività investigativa condotta su tutto il territorio nazionale.

Polizia frontiera
Il danno complessivo stimato è di circa 300mila euro (POLIZIA DI STATO FOTO) – Notizie.com

La collaborazione tra diverse Procure, tra cui, oltre quella di Civitavecchia, anche quelle di Genova, Velletri, Tivoli, Siena, Pistoia e Ancona, ha portato all’apertura di procedimenti penali per nove cittadini extracomunitari accusati di aver fraudolentemente ottenuto i circa 300mila euro di denaro pubblico. Ad oggi sono altresì in atto le procedure per la revoca dei permessi di soggiorno ottenuti illecitamente e per il recupero delle somme indebitamente erogate.

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