Sharon+Verzeni%2C+il+killer+Moussa+Sangare+ora+rischia+l%26%238217%3Bergastolo%3A+chiesto+il+giudizio+immediato.+%26%238220%3BNon+so+perch%C3%A9+l%26%238217%3Bho+fatto%26%238221%3B
notiziecom
/2025/01/13/sharon-verzeni-il-killer-moussa-sangare-ora-rischia-lergastolo-chiesto-il-giudizio-immediato/amp/
Cronaca

Sharon Verzeni, il killer Moussa Sangare ora rischia l’ergastolo: chiesto il giudizio immediato. “Non so perché l’ho fatto”

Published by
Francesco Ferrigno

La Procura ha chiesto il giudizio immediato: Moussa Sangare, killer di Sharon Verzeni, rischia una condanna all’ergastolo.

Il caso è quello dell’omicidio della 33enne avvenuto nella notte tra il 29 ed il 30 luglio scorso a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Si attende ora la decisione del giudice in merito alla richiesta della Procura della Repubblica.

Sharon Verzeni, il killer Moussa Sangare ora rischia l’ergastolo: chiesto il giudizio immediato. “Non so perché l’ho fatto” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il pm Emanuele Marchisio, coordinato dal procuratore capo Maurizio Romanelli e dall’aggiunto Maria Cristina Rota, contesta a Sangare le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Aggravanti comunque già riconosciute in fase cautelare dalla gip Raffaella Mascarino. Come già accennato, se il giudice disporrà il giudizio immediato, che non prevede la celebrazione dell’udienza preliminare, si aprirà un processo in Corte d’assise. Sangare rischia quindi una condanna all’ergastolo.

Moussa Sangare è in carcere per omicidio pluriaggravato

Moussa Sangare, 31enne di origini maliane reo confesso, è in carcere per omicidio pluriaggravato. Nei suoi confronti anche l’aggravante della minorata difesa per l’orario notturno, il luogo che era deserto e le condizioni della vittima che stava ascoltando musica con le cuffiette. Risultando quindi più vulnerabile a un’aggressione a sorpresa alle spalle come quella che ha subito. L’uomo è stato incastrato dalle telecamere mentre fuggiva in bici dal luogo del delitto. Contestato anche il porto abusivo di armi.

Il 31enne è stato arrestato un mese dopo, nella notte tra il 29 ed il 30 agosto. La svolta grazie al contributo volontario di due testimoni di origine marocchina che l’hanno riconosciuto. I due erano andati in caserma per fornire altre informazioni che ritenevano interessanti. Approfondendo il loro racconto gli inquirenti hanno ipotizzato, però, che potessero aver incrociato l’uomo in bici.

La sera dopo il delitto ha partecipato a una grigliata con gli amici

Ho avuto un raptus improvviso. Non so spiegare perché sia successo, l’ho vista e l’ho uccisa”. Queste le parole che ha rivolto agli inquirenti che lo cercavano, che lo hanno rintracciato e portato in caserma. Nella sua abitazione è stata trovata una sagoma per esercitarsi a lanciare i coltelli. La sera dopo il delitto ha partecipato a una grigliata con gli amici e il giorno dopo ancora si è sbarazzato del coltello. Lo ha sotterrato nei pressi di un argine dell’Adda e non lo ha gettato nel fiume.

La sera dopo il delitto ha partecipato a una grigliata con gli amici (ANSA FOTO) – Notizie.com

L’assassino non conosceva Sharon, uccisa ancora senza un perché. Moussa Sangare è uscito di casa il 29 luglio con quattro coltelli. Ha anche puntato una lama contro alcuni ragazzini. A carico del 31enne è risultato un procedimento giudiziario per maltrattamenti nei confronti della madre e della sorella, che avrebbe cercato di accoltellare alle spalle. La confessione non è arrivata subito, ma a seguito di diverse contraddizioni: Sangare è quindi crollato durante l’interrogatorio dei carabinieri.

Published by
Francesco Ferrigno