Chi è Mohammad Sinwar, nuovo leader di Hamas e spietato fratello di Yahya: l’accordo per il cessate al fuoco a Gaza è nelle sue mani

Mohammed Sinwar è il nuovo leader de facto di Hamas, a capo della trattativa per il cessate il fuoco a Gaza. “Capace di uccidere senza esitare”, e fratello di Yahya. 

Il tempo stringe e l’accordo per il cessate al fuoco a Gaza sembra sempre più vicino. Dopo mesi di annunci e passi indietro, ora tutto è nelle mani di Mohammed Sinwar, 49 anni, nuovo leader di Hamas e fratello di Yahya.

Sullo sfondo Yahia Sinwar e in primo piano il fratello minore Mohammad
Chi è Mohammad Sinwar, nuovo leader di Hamas e spietato fratello di Yahya: l’accordo per il cessate al fuoco a Gaza è nelle sue mani (X/Ansa Foto) – notizie.com

Sono trascorsi quindici mesi dal giorno in cui Israele ha intrapreso la sua battaglia contro il gruppo terroristico Hamas sulla Striscia di Gaza. Il premier Benjamin Netanyahu intende eliminare tutti i componenti dell’organizzazione fino a decretarne la sua fine.

Ma a pagare le conseguenze di questa guerra ci sono anche i civili e i prigionieri. E per questa ragione, grazie anche all’intervento Usa di Joe Biden, si cerca un cessate il fuoco che finalmente, dopo mesi di trattative, potrebbe arrivare entro oggi. L’accordo è “sul punto di essere chiuso”, ha dichiarato il capo uscente della Casa Bianca nella tarda serata di ieri, lunedì 14 gennaio.

Siamo sul punto di veder finalmente realizzata una proposta che avevo presentato dettagliatamente diversi mesi fa”. Un documento firmato da entrambe le parti, ma che dal lato Hamas è nelle mani di Mohammad Sinwar, fratello minore del leader Yahya, ucciso nella notte tra il 16 e il 17 ottobre 2024.

Alias Il Macellaio, Yahya era considerato da Israele uno degli artefici del 7 ottobre 2023. È morto in un raid all’interno di un edificio insieme ad altri due terroristi. Il suo corpo è stato trovato in una zona coperta da esplosivi ma non è mai stato riconsegnato alla famiglia.

E proprio la riconsegna del cadavere è sul tavolo delle trattative portate avanti di Mohammad Sinwar, 49 anni, considerato l’uomo ombra, personaggio di spicco di Hamas e molto temuto.

“Spietato come il fratello”: Mohammad Sinwar gestisce di nascosto il cessate il fuoco e recluta nuovi terroristi per Hamas

Chi lo conosce lo definisce spietato proprio come il fratello e parla di lui chiedendo l’anonimato. E per questo Mohammad Sinwar è uno delle personalità più temute tra i palestinesi a Gaza. Alla morte di Yahya ha preso le redini del gruppo terroristico e intrapreso una campagna di reclutamento di giovani miliziani pronti a combattere per colmare le perdite della guerra.

Da un covo nascosto sulla Striscia sta dirigendo i negoziati per il cessate il fuoco. “È capace di uccidere senza esitare”. Ed è “una figura spaventosa. La gente guardava a terra quando passata, per paura che fraintendesse uno sguardo e reagisse. Nessuno a Gaza osa contraddirlo”, dicono di lui fonti anonime.

Mohammad Sinwar in una foto diffusa dall'Idf
“Spietato come il fratello”: Mohammad Sinwar gestisce di nascosto il cessate il fuoco e recluta nuovi terroristi per Hamas (Foto di X) – notizie.com

Proprio come il fratello morto a Rafah, Mohammad Sinwar “capisce solo il potere e la violenza”, proprio come il fratello che era noto come il Macellaio di Gaza. La sua successione non è ufficiale da parte dei miliziani, ma ormai sembra aver assunto lui il controllo di Hamas e anche lui avrebbe avuto un ruolo nell’attacco a Israele del 7 ottobre 2023, giorno della strade al Festival Nova e nei kibbutz.

È succeduto a Mohammed Deif, il Fantasma di Hamas, ucciso a luglio e considerato la mente dell’attentato. Insieme con il fratello è soprannominato Abu Ibrahim, in onore del padre che si chiamava così. Mohammad è stato uno dei confidenti di Yahya, tra i pochissimi a conoscerne gli spostamenti.

Scampato più di una volta alla morte per mano di Israele

Il suo nome è emerso per la prima volta nel 2005, quando Hamas rivelò l’identità di sette comandanti degli attacchi a Israele e all’esercito Idf, e venne indicato come capo della Brigata Khan Younis. Israele ha cercato di ucciderlo più volte, prima con i cecchini, poi con un raid nella sua abitazione e infine con una bomba nel muro della sua casa. Ogni tentativo è finora fallito.

Tra le operazioni a lui attribuite c’è il rapimento del soldato di Israele Gilad Shalit nel 2006, che portò allo scambio di prigionieri, in cui fu liberato il fratello Yahya.

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