L’applicazione del nuovo Codice della Strada non smette di creare dibattito. Alcuni farmaci utilizzati per il trattamento delle crisi epilettiche potrebbero essere classificati in maniera erronea.
Sono molti i punti interrogativi promossi dalla comunità scientifica, che necessitano di chiarimenti per evitare di compromettere la vita sociale dei pazienti.
Carlo Andrea Galimberti, presidente della Lega Italiana contro l’Epilessia (Lice) ha parlato in esclusiva a Notizie.com, spiegando il motivo di tanta preoccupazione: “Il fermento generale è comprensibile e nasce dal fatto che la legge 177 del novembre 2024, sullo sfondo di un inasprimento delle norme sull’uso di sostanze stupefacenti, ha riformato l’articolo 187 del Codice della Strada in proposito”.
La diatriba nasce dal fatto che “alcuni farmaci utilizzati per il trattamento delle crisi in linea teorica potrebbero essere classificati sul piano farmacologico come ad azione stupefacente o psicotropa”, spiega Galimberti. Una situazione che dunque merita di essere approfondita per evitare di vietare la guida di un veicolo a chi invece non presenta uno stato di alterazione psicofisico. E che anzi sta effettuando una terapia per la sua sopravvivenza.
Il presidente Lice Carlo Andrea Galimberti specifica che “questi farmaci non sono in grado di alterare lo stato psicofisico dell’assistito nella pratica, allorquando il loro utilizzo terapeutico sotto controllo medico è studiato a regime per non provocare alterazione psicofisiche e non influire sulle condizioni di efficienza della persona e sulla sua idoneità alla guida”.
Va ricordato che l’idoneità alla guida di veicoli a motore è normata con delle leggi specifiche su diagnosi delle crisi epilettiche, da un decreto legge del 2011 ed è identico in tutta la Comunità europea. Qui i farmaci anti-crisi non sono motivo di per sé motivo di restrizione dell’uso di veicoli a motore, nonostante le nuove disposizioni del Codice della Strada.
Il problema principale è questo, secondo Galimberti: “Non c’è particolare chiarezza al momento sia su queste disposizioni che sulla loro applicazione, sia sulla forma e un’interpretazione distorta possono avere effetti giuridici, giudiziari ed effetti di discriminazione delle persone con epilessia che si possono ripercuotere sulla sfera sociale e lavorativa. La patente di guida è un must di cui tutte le persone sentono una grande necessità“.
Intanto Lice ha deciso di fare una richiesta precisa per cercare di ovviare alla problematica. “Anche a fronte di molte richieste delle persone assistite dai soci della Lice, questa si è fatta portatrice di una richiesta ai Ministeri di competenza, quello della Salute e quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, chiedendo un intervento chiarificatore, speriamo tempestivo, su queste nuove norme. Inoltre è stata richiesta la partecipazione a un tavolo tecnico di cui è stata prospettata l’istituzione per definire in modo più chiaro e definitivo cosa sia da considerarsi uno stupefacente piuttosto che una terapia necessaria e non limitante per le persone con l’epilessia”, conclude sul Codice della Strada.