Consulta, la corsa contro il tempo è persa: il Parlamento vota dopo la decisione sull’Autonomia. Pittalis (FI): “Non è un problema”

Caos giudici Corte Costituzionale, il Parlamento si riaggiorna al 23 gennaio per eleggere i nuovi componenti. Tre giorni dopo la decisione sull’ammissibilità dei referendum. 

Sullo sfondo una parlamentare che vota i giudici della consulta. In primo piano il vicepresidente della Commissione Giustizia Pietro Pittalis (FI)
Consulta, la corsa contro il tempo è persa: il Parlamento vota dopo la decisione sull’Autonomia. Pittalis (FI): “Non è un problema” (Ansa Foto) – notizie.com

Si tratta di individuare quattro personalità autorevoli che sostituiranno i precedenti per cessazione di mandato”, e per questo “è necessaria una verifica e una consultazione con tutte le forze del Parlamento”. A parlare è Pietro Pittalis, Forza Italia, vicepresidente della Commissione giustizia alla Camera.

A questo punto il prossimi 20 gennaio la Corte Costituzionale delibererà sui referendum, Autonomia inclusa, senza il plenum. Cioè con undici membri invece che quindici. La votazione dei nuovi giudici da parte del Parlamento infatti, è prevista per il 23.

Contattato da Notizie.com, Pittalis spiega che la decisione è vicina: “Siamo al rush finale. La prossima settimana voteremo senz’altro”. La Consulta è legittimata a lavorare con undici membri, ma se uno di loro dovesse venire meno per qualsiasi impedimento, allora a quel punto sarebbe impossibilitata a deliberare sui referendum.

A rischio i referendum, Pittalis: “Ci si riaggiorna, capita spesso”

In quel caso “ci si aggiorna all’udienza successiva. Capita spesso quando non si può formare un collegio. Non è un problema“. Ma le trattative per un accordo tra maggioranza e opposizione sono durate mesi. E anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sollecitato più volte il Parlamento a trovare un accordo e fare presto.

Sono tutti nomi autorevolissimi. Proprio questo impone una sintesi e una valutazione che verrà fatta, alla fine, dal nostro segretario nazionale Antonio Tajani”, aggiunge Pittalis.

Il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis
A rischio i referendum, Pittalis: “Ci si riaggiorna, capita spesso” (Ansa Foto) – notizie.com

Francesco Saverio è il nome certo di Fratelli d’Italia, Massimo Luciani quello del Pd. Forza Italia deve scegliere tra un giudice interno al partito e uno esterno: sul tavolo i nomi di Francesco Paolo Sisto (viceministro della Giustizia), Pier Antonio Zanettin, Andrea Di Porto, Gabriella Palmieri Sandulli e Valeria Mostaiacovo.

E mentre la corsa contro il tempo per il plenum del 20 gennaio è ormai persa, la vera incognita è quella del quarto nome, che deve essere condiviso da maggioranza e opposizione. “Questa valutazione investe tutte le forze politiche nell’individuare una persona che non sia espressione di un partito, ma autorevole, profondo conoscitore della materia costituzionale. Che possa rappresentare una professionalità di alto livello”, commenta Pittalis.

Una volta votati i nuovi giudici costituzionali, “si esegue la procedura ordinaria per la presa dell’incarico. Qualche giorno o settimana prima del giuramento e infine potranno assumere formalmente le loro funzioni“.

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