Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha aperto all’ennesima trasformazione del sistema scolastico italiano, alzando una serie di polemiche tra docenti e non.
Latino e poesie alle medie, addio alla geostoria, Bibbia alle elementari sono solo alcune delle modifiche che si vedranno già a partire dall’anno scolastico 2026/27 e alle quali se ne aggiungeranno altre.
La novità principale è legata al ritorno del latino alle scuole medie, che smetterà di essere una materia extracurriculare come è oggi, per tornare nel programma anche se a livello opzionale con un’ora a settimana dal secondo anno. C’è poi l’idea di rilanciare lo studio di Bibbia, mitologia ed epica classica alle elementari, per invogliare i bambini alla lettura. Ma non si trascureranno strumenti moderni come film e romanzi a fumetti.
Mario Rusconi, Presidente Associazione Nazionale Presidi Lazio, ha chiarito però una cosa che non tutti conoscono e l’ha fatto con noi di Notizie.com: “La maggior parte di queste novità sono cose che gli insegnanti fanno già da anni, ma che non si potevano dire. Le questioni è importante che emergano, perché questi ambiti disciplinari e modalità didattiche venivano svolte nella scuola quasi con un senso di vergogna”.
C’è però una materia che Rusconi avrebbe aggiunto recuperandola dal passato “l’economia domestica andrebbe recuperata soprattutto per i maschi. Si insegnava a rifare il letto, a rimettere in ordine la stanza, a cucinare, a sistemare il frigo e poi per un malinteso senso di degrado antifemminista si è tolto completamente queste nozioni basilari di comportamento che i genitori pagano perché i figli oggi non sanno fare queste cose. La scuola media dovrebbe recuperare questi aspetti laboratoriali che sono stati compressi in nome non ho capito di cosa, magari indicazioni teoriche che hanno portato alla vanificazione di concetti in un’età dove non si possono capire bene aspetti tecnici complessi”.
Parlando di Geostoria, Mario Rusconi parla di “una delle cavolate più grosse mai fatte, a detta della maggior parte degli insegnanti. Non si fa né storia né geografia, unirle si è sempre fatto ma in modo razionale. In questi anni si è perso completamente l’insegnamento della geografia che è fondamentale. Ben venga la divisione. Ora bisogna vedere come saranno declinate le ore di lavoro”.
Per quanto riguarda il latino e le poesie poi si passa a evidenziare un altro aspetto. “Il latino sarà inserito gradualmente ed è sempre più richiesto dai genitori. Gli insegnanti di lettere per poter insegnare alle medie devono aver superato l’esame di latino all’università anche in questi anni che non c’era più alle medie. Le poesie e le filastrocche si sono sempre fatte, continuano a farlo gli insegnanti“, conclude sulla scuola.