L’avrebbero circondata nel parcheggio della discoteca mentre era insieme al fidanzato. Poi avrebbero cercato di rapinarla e quindi palpeggiata.
È quanto avvenuto alle prime ore del mattino di sabato scorso nei pressi della discoteca Alcatraz, in via Valtellina a Milano. Per l’episodio, l’ennesimo che ha fatto scattare campanelli d’allarme sulla sicurezza, è stato già arrestato un 36enne egiziano.
La notizia è giunta mentre nel capoluogo lombardo stanno imperversando le polemiche in merito ad altre due vicende che hanno scosso il Paese intero. La prima è quella che riguarda la morte di Ramy Elgaml. Si tratta del giovane morto a Milano nel novembre scorso a seguito di un inseguimento con una pattuglia dei carabinieri. La seconda concerne quanto sarebbe avvenuto in piazza Duomo nel corso dei festeggiamenti per il Capodanno, con una serie di abusi su un gruppo di ragazzi belgi e inglesi.
Tornando al caso della 19enne, le forze dell’ordine al momento sono a caccia del branco dopo l’arresto di un primo presunto responsabile, accusato di tentata rapina pluriaggravata e violenza sessuale. Stando alle prime ricostruzioni, intorno alle 4 di sabato scorso, la ragazza si trovava nel parcheggio insieme al fidanzato. Improvvisamente la coppia è stata raggiunta da un gruppo di una decina di uomini di origini nordafricane.
Dopo un primo tentativo di rapina, la 19enne è stata aggredita e gli uomini hanno cominciato a palpeggiarla. Sono quindi intervenuti gli addetti alla sicurezza del locale, raggiunti poi da una pattuglia dei carabinieri che passava in strada. Un componente del branco, il 36enne egiziano residente nella Bergamasca, è stato bloccato. Al momento si trova nel carcere di San Vittore. I militari hanno ascoltato la vittima e stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per identificare gli altri aggressori.
“Sulla sicurezza bisogna porre attenzione a nuovi fenomeni che ci preoccupano. – ha dichiarato il sindaco di Milano Giuseppe Sala – Il problema della sicurezza c’è da sempre e in questa fase è più intenso. Bisogna capire se ci sono nuove modalità, penso a quanto successo a Capodanno. Non sappiamo se si tratta del fenomeno chiamato taharrush gamea, cioè molestie collettive, ma che sia così o meno sono situazioni che vanno represse e controllate“.
Cos’è la taharrush gamea
Il riferimento del primo cittadino è al fenomeno sul quale i pm della Procura della Repubblica del capoluogo hanno fatto partire una serie di approfondimenti. Taharrush gamea è infatti un’espressione in lingua araba che significa letteralmente molestia collettiva. Dietro le aggressioni fisiche e sessuali avvenute in piazza Duomo a Capodanno potrebbe nascondersi tale pratica riguardante un’aggressione sessuale di massa.
Bisogna ricordare che sui fatti di Capodanno è in corso un’inchiesta coordinata dai magistrati milanesi. Gli uomini della squadra mobile si sono già recati in Belgio per ascoltare la versione dei ragazzi che, nei primi giorni di gennaio, hanno denunciato pubblicamente su alcuni giornali locali quanto era avvenuto in Italia.
