Gaza, le armi taceranno domenica alle 12: chi sono gli ostaggi e quando verranno rilasciati. Msf: “Bambini cantano, c’è fame di pace”

L’accordo per il cessate a fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani è stato finalmente siglato ufficialmente a Doha, in Qatar.

Una donna mostra la foto di un ostaggio israeliano in mano ad Hamas
Gaza, le armi taceranno domenica alle 12. Chi sono gli ostaggi e quando verranno rilasciati (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il documento è stato firmato dai negoziatori di Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar. Dopo l’annuncio dell’accordo due giorni fa, infatti, era emerso un disaccordo sulla lista finale dei prigionieri palestinesi che dovranno essere rilasciati in cambio delle persone rapite il 7 ottobre 2023.

La tregua comincerà quindi domenica prossima alle 12 e 15. Il primo rilascio di 3 donne civili avverrà domenica alle 16. La lista è stata resa nota in queste ore. Spiccano i nomi dei quattro membri della famiglia Bibas di cui si era anche scritto che erano morti, fra cui i due bimbi dai capelli rossi Ariel e Kfir. Il piccolo Kfir aveva poco meno di 9 mesi quando gli uomini di Hamas lo hanno portato via con la madre e il fratellino Ariel. Il padre è stato portato in una location separata.

Ogni giorno verranno dichiarati i nomi dei prigionieri

Israele ritiene che la maggior parte dei 33 siano vivi. Ogni giorno, una volta che gli ostaggi saranno stati ricevuti dalle truppe dell’esercito israeliano (Idf) e le famiglie saranno state informate, l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu rilascerà una dichiarazione con i nomi dei prigionieri rilasciati. Tra poche ore il gabinetto di sicurezza israeliano approverà l’accordo, anche se all’interno del governo Netanyahu dovrà fare i conti con alcuni Ministri contrari alla tregua.

La mancata firma dell’accordo era dovuto al fatto che Hamas aveva chiesto di scambiare diversi nomi sulla lista con i leader militari del gruppo palestinese che stanno scontando molteplici ergastoli per aver pianificato e orchestrato attentati suicidi. “Lo Stato di Israele è impegnato a raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, incluso il ritorno di tutti i nostri ostaggi, sia vivi sia morti”, ha fatto sapere l’ufficio del premier.

In totale, per i primi 5 ostaggi civili e i 2 bambini Bibas, vengano scarcerati 210 detenuti minori e donne palestinesi. Per le 5 soldatesse saranno liberati 150 ergastolani palestinesi e altri 100 detenuti. In cambio di 9 rapiti malati e feriti verranno rilasciati 110 ergastolani. Per 10 rapiti adulti verranno rilasciati 30 ergastolani e altri 270 detenuti. Per Mengistu e Sayed, in ostaggio da dieci anni a Gaza, verranno rilasciati 60 prigionieri e altri 47 liberati nell’accordo di Shalit del 2011 che sono stati nuovamente incarcerati.

Verranno rilasciati 1.000 palestinesi arrestati dall’8 ottobre 2023

Inoltre, verranno rilasciati 1.000 palestinesi arrestati dall’8 ottobre 2023 ma che non hanno partecipato al massacro. Ecco la lista pubblicata dal Times of Israel: 1. Liri Albag 2. Itzhik Elgarat 3. Karina Ariev 4. Ohad Ben-Ami 5. Ariel Bibas 6. Yarden Bibas 7. Kfir Bibas 8. Shiri Silberman Bibas 9. Agam Berger 10. Romi Gonen 11. Danielle Gilboa 12. Emily Damari 13. Sagui Dekel-Chen 14. Yair Horn 15. Omer Wenkert 16. Alexander Troufanov 17. Arbel Yehud 18. Ohad Yahalomi 19. Eliya Cohen 20. Or Levy 21. Naama Levy 22. Oded Lifshitz 23. Gadi Moshe Moses 24. Avera Mengistu 25. Shlomo Mansur 26. Keith Siegel 27. Tsahi Idan 28. Ofer Calderon 29. Tal Shoham 30. Doron Steinbrecher 31. Omer Shem-Tov 32. Hisham Al Sayed 33. Eli Sharabi Ihr.

Un momento della manifestazione per spingere alla tregua a Gaza
Verranno rilasciati 1.000 palestinesi arrestati dall’8 ottobre 2023 (ANSA FOTO) – Notizie.com

Sul campo, però, anche in queste ore Israele ha bombardato diverse aree del territorio dopo l’annuncio dell’accordo, uccidendo almeno 80 persone e ferendone centinaia. L’ala armata di Hamas, le Brigate Ezzedine al-Qassam, hanno avvertito che gli attacchi israeliani stavano mettendo a rischio la vita degli ostaggi.

Abu Abed (Msf): “Finirà la paura, inizierà il dolore”

Da più di 400 giorni non abbiamo sentito canti o balli. – ha raccontato Abu Abed, vicecoordinatore medico di Medici senza frontiere a Gaza – Da ieri a Gaza si è iniziato a festeggiare, si sentono per strada i bambini cantare. Difficile da descrivere, la gente ha fame di pace. E tutti cantavano che sarebbero tornati al nord, alle loro case“.

Secondo il racconto di Abed, molti medici hanno pianto. “Piangevano e provavano sentimenti di grande dolore. – ha concluso il medico – Alcuni di loro hanno iniziato a ricordare le persone rimaste uccise. Questi pensieri tristi inizieranno con la fine delle ostilità. Soprattutto quando le persone sfollate nel sud torneranno alle loro case nel nord e a Gaza City e lì vedranno una situazione diversa. Vedranno case distrutte. Penso che sarà molto difficile. Finirà la paura, inizierà il dolore“.

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