Il+dramma+di+sei+famiglie+in+provincia+di+Napoli%2C+le+loro+case+saranno+abbattute%3A+%26%238220%3BNoi+truffati%26%238221%3B
notiziecom
/2025/01/17/il-dramma-di-sei-famiglie-in-provincia-di-napoli-le-loro-case-saranno-abbattute-noi-truffati/amp/
Cronaca

Il dramma di sei famiglie in provincia di Napoli, le loro case saranno abbattute: “Noi truffati”

Published by
Enrico Nocera

Sei famiglie, altrettante abitazioni, circa trenta persone. Sono quelle che risiedono in questo complesso edilizio in provincia di Napoli, su cui pende un’ordinanza di abbattimento

Monterusciello è un quartiere di Pozzuoli nato dopo il bradisismo degli anni ’80. Sono più di trentamila le persone che risiedono qui: fra enormi complessi edilizi e strade di campagna. Tutta gente che risiedeva nel centro della città in provincia di Napoli. Poi costretti a “emigrare” qui per via dei continui sollevamenti e abbassamenti del suolo che mettevano (e mettono tutt’oggi) a rischio la staticità degli edifici.

Fra loro ci sono sei famiglie. Trenta persone circa che vivono in un complesso di palazzine a schiera, il Parco Diana, che si raggiunge inerpicandosi lungo una stretta strada di campagna. Su queste case, oggi, pende un’ordinanza di sgombero e abbattimento. “Il prossimo 23 gennaio, per cui tra pochi giorni, dovremo lasciare le nostre abitazioni”. A parlare con Notizie.com è Ciro Carnevale, portavoce di questo piccolo comitato di cittadini che sta vivendo una situazione complessa e paradossale.

Il dramma di sei famiglie in provincia di Napoli, le loro case saranno abbattute: “Noi truffati” (notizie.com foto) – notizie.com

Le case, costruite più di 30 anni fa, saranno abbattute perché abusive. La questione non è, però, inquadrabile in modo così semplice. Gli attuali abitanti, infatti, non corrispondono ai costruttori. In pratica: questi edifici li hanno acquistati rispettando tutti i passaggi formali del caso: dagli atti notarili fino ai mutui richiesti (e concessi) dalle banche. C’è chi ha comprato negli anni ’90. Chi lo ha fatto nei primi del 2000. In ogni caso, “rispettando tutte le procedure di compravendita, nella massima trasparenza”, spiega Ciro. Chi ha acquistato lo ha fatto con procedura di condono in atto, pensando poi che la vicenda si fosse conclusa con esito positivo.

La rabbia degli abitanti: “Abbiamo pagato condoni per 40mila euro a famiglia”

Tanto è vero, continua Ciro, che “il condono, negli anni, è stato regolarmente pagato. Parliamo di circa 40mila euro, in media, a famiglia”. Inoltre, spiegano dal comitato, le tasse comunali – come, ad esempio, quella sui rifiuti – sono sempre state saldate. “Né la procura, né il Comune – scrive il comitato – hanno mai segnalato alcun problema in fase di trattativa sulle compravendite di beni che risultavano del tutto regolari.” Oggi, però, la situazione è radicalmente cambiata. C’è chi ancora tenta di ricevere almeno una proroga sugli sgomberi, previsti per giovedì 23 gennaio. C’è chi, al contrario, sembra ormai rassegnato. Chi sta cominciando a svuotare le case, sistemando i propri arredi in un deposito.

La rabbia degli abitanti: “Abbiamo pagato condoni per 40mila euro a famiglia” (notizie.com foto) – notizie.com

Fra gli abitanti ci sono anche persone anziane, non del tutto autosufficienti, e bambini. Le soluzioni, al momento, sembrano solo due: trovare casa in affitto da un’altra parte o “riparare” provvisoriamente in casa di amici o parenti. La prima ipotesi è però di difficile percorribilità. “Anni fa abbiamo aperto un mutuo per 400mila euro – ci spiega Ciro – adesso dovremmo andare a pagare mille euro di affitto al mese per un appartamento da scarsi 60 metri quadri?”. Per ora, a prevalere, sono lo sconforto e la rabbia. “Questi beni immobili sono abusivi? Allora non dovevano essere proprio messi in vendita – spiega Antonio, altro membro del comitato – noi stiamo pagando per colpe non nostre. La verità è che siamo stati truffati.

Published by
Enrico Nocera