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Cronaca

Ramy, indagini alle battute finali: per i pm al momento nessuna violazione delle regole nell’inseguimento

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Francesco Ferrigno

Proseguono senza sosta le indagini sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne morto il 24 novembre scorso dopo un inseguimento con una pattuglia dei carabinieri a Milano.

Ramy, indagini alle battute finali: per i pm al momento nessuna violazione delle regole nell’inseguimento (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il caso di Ramy è salito più volte in queste settimane alla ribalta delle cronache nazionali. Subito dopo la morte del 19enne sono scattate manifestazioni in strada contro le forze dell’ordine. Pochi giorni fa, a seguito della diffusione di alcuni video e audio riguardanti l’inseguimento, le proteste si sono riaccese. In diverse città d’Italia, tra cui Milano, Roma e Torino, ci sono stati cortei per chiedere giustizia sfociati in scontri con le autorità.

Per il decesso del giovane sono indagate 4 persone, 3 carabinieri e Fares Bouzidi, l’amico 22enne di Ramy che guidava lo scooter. Tutti sono accusati a vario titolo di omicidio stradale, frode processuale, depistaggio e favoreggiamento. Dopo la diffusione dei media delle immagini dell’inseguimento avvenuto alle prime ore del mattino del 24 novembre al quartiere Corvetto di Milano, era stato ipotizzato che le accuse potessero cambiare.

Ai primi di febbraio verranno depositate le consulenze

Con ogni probabilità non sarà così. L’inseguimento di circa 8 km messo in atto dai carabinieri quella notte, con 3 pattuglie e 6 uomini, rientrerebbe quindi nell’attività prevista per la polizia giudiziaria. Ai primi di febbraio verrà depositata la consulenza cinematica sulla ricostruzione dell’incidente. Sempre negli stessi giorni toccherà alla consulenza informatica sul telefono del teste a cui sarebbe stato chiesto di cancellare un video.

I pm della Procura della Repubblica di Milano hanno ascoltato in queste ore un carabiniere. Si tratta del militare che aveva la bodycam che ha ripreso le fasi del soccorso ai due ragazzi, le cui immagini sono andate in onda. Gli inquirenti hanno voluto verificare se quei video della bodycam fossero depositati agli atti e il militare avrebbe riferito che erano stati consegnati. Sul punto, comunque, e sulla diffusione delle immagini ai media sono in corso verifiche.

Il Ministro Piantedosi: “Un inseguimento è pericoloso anche per chi lo fa”

Il primo sentimento è stato il senso di pietà per una giovane vita spezzata. – ha detto il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi Sulla condotta dei carabinieri mi rimetto alle valutazioni che farà l’autorità giudiziaria. Un inseguimento è pericoloso anche per chi lo fa e i carabinieri hanno dimostrato massima trasparenza. Se ho parlato o incontrerò i genitori di Ramy? Finora non l’ho fatto per rispettare il loro dolore. Ma non escludo di farlo, magari a riflettori spenti”.

Il Ministro Piantedosi: “Un inseguimento è pericoloso anche per chi lo fa” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Sempre ieri, nel corso di una fiaccolata a largo di Torre Argentina a Roma, organizzata dalla Rete no ddl sicurezza, ci sono stati anche cori per il 19enne: “Ramy è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno”. La Rete il 4 e 5 febbraio prossimo incontrerà al Parlamento europeo gli eurodeputati di Avs e le associazioni.

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Francesco Ferrigno