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Economia

Il proprietario di casa deve risarcire l’inquilino in questi casi: lo prevede la legge

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Marco Sparta

È necessario sapere che la legge prevede delle specifiche disposizioni quando si verificano delle infiltrazioni d’acqua in una casa in affitto per quanto riguarda le riparazioni e i danni.

Quando si decide di vivere in affitto, bisogna tenere in considerazione una serie di fattori, tra questi anche capire quali siano le spese a carico dell’inquilino e quali a carico del proprietario, circostanza che, spesso, potrebbe creare dissidi tra le parti.

Il proprietario di casa deve risarcire l’inquilino in questi casi: lo prevede la legge (Notizie.com)

Un problema molto comune riguarda le infiltrazione di acqua nell’abitazione che potrebbero causare umidità e muffa sulle pareti. In questi casi, molti si chiedono chi debba pagare i danni tra locatore e inquilino e se sia possibile sospendere il pagamento del canone di locazione quando si presenta un simile problema ed il proprietario non interviene in alcun modo.

Infiltrazioni nella casa in affitto, cosa dice la legge in questi casi: tutto quello che c’è da sapere

Può accadere di dover fare i conti con le infiltrazioni d’acqua in casa e le conseguenze di tale problematica, ma cosa accade se si vive in un’abitazione in affitto? Chi paga questa tipologia di danni? Capiamo cosa dice la legge in merito.

Infiltrazioni nella casa in affitto, cosa dice la legge in questi casi: tutto quello che c’è da sapere (Notizie.com)

Quando si verificano simili circostanze, bisogna fare riferimento del Codice Civile che stabilisce l’obbligo per il proprietario di consegnare l’immobile in buone condizioni e mantenere i locali in buono stato così da garantire il pacifico godimento agli inquilini. Per problemi o danni provocati da infiltrazioni, dunque, è responsabile il proprietario che dovrà farsi carico delle spese per ripristinare l’abitazione o risarcire eventuali danni provocati ad altri immobili.

Il proprietario può agire pagando direttamente i costi per l’intervento o risarcendo l’inquilino che ha pagato le spese. Se il locatore non provvede a ripristinare l’appartamento, gli inquilini possono rivolgersi ad un tribunale chiedendo la sospensione o la riduzione del canone di locazione o, in alternativa, la risoluzione del contratto. Come si evince, dunque, la sospensione del pagamento non può essere avvenire deliberatamente senza la decisione di un giudice che dovrà stabilire l’impossibile godimento del bene.

L’inquilino può anche richiedere il risarcimento del danno biologico e di quello morale nel caso in cui le infiltrazioni d’acqua nei locali abbiano causato dei problemi di salute.

Infine, è necessario sapere che se il problema deriva da parti comuni del condominio, ad esempio muri esterni o tubature condominiali, è il condominio stesso a dover intervenire per risolvere il problema poiché obbligato a mantenere in sicurezza le parti comuni. Se, invece, il danno viene dimostrato essere derivato da incuria o cattiva manutenzione ordinaria da parte dell’inquilino sarà quest’ultimo responsabile e dovrà coprire i costi per l’intervento.

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