Cosa rischia chi diventa moroso con l’affitto, molti pensano che essere nullatenente possa in qualche modo aiutare, ma non è assolutamente così.
Purtroppo accade sempre più spesso di trovare inquilini che non pagano l’affitto, quando accade tutto questo diventa tutto molto più complicato. A questo potrebbe aggiungersi anche la possibilità che l’inquilino sia nullatenente, in altre parole le difficoltà potrebbero aumentare.
Prima di capire cosa si può fare è fondamentale anche comprendere al meglio cosa significhi nullatenente. Non tutti lo sanno, ma il locatore potrebbe scegliere di andare per la sua strada e provare a recuperare il denaro.
Cosa fare se l’inquilino nullatenente non paga l’affitto?
Prima di iniziare, è doveroso capire cosa si intende con il termine nullatenente, per intenderci è una persona che non possiede beni propri, come auto, case, terreni o conti bancari. A tal proposito, intervenire e avviare un pignoramento sarà impossibile. Bisogna, però, comprendere se è davvero nullatenente e dopo di che capire se il proprietario può ricevere ciò che gli spetta. In ogni caso chi affitta la casa può rivolgersi ad esperti specializzati per capire se chi vive nell’appartamento non ha nulla. Ovviamente, per chi ha un lavoro, si inizierà pignorando parte dello stipendio o di una pensione.
Chi ha conti bancari, invece potrà vedersi pignorati i propri fondi. Inoltre se il debitore ha una partita IVA o affitti di proprietà si potrà venire a scoprire se qualcosa può essere pignorato. Ovviamente molti si domandano se sia possibile procedere con il pignoramento di un bene che appartiene al coniuge o ai genitori. Purtroppo, in questo caso è fondamentale che vi siano delle prove che documentino che il bene effettivamente sia intestato all’inquilino. Come si recuperano i soldi da un inquilino nullatenente?
Si può ad esempio inviare un avviso bonario all’inquilino moroso. Per chi non lo sapesse, si tratta di una lettera formale che sollecita il pagamento del canone arretrato. In alternativa si può procedere con uno sfratto per morosità, l’atto legale ha come obiettivo quello di obbligare l’inquilino a lasciare l’appartamento e saldare pure i debiti.
Attenzione, però, è bene ricordare che è il giudice che convalida lo sfratto. Inoltre non va dimenticato che l’inquilino è tenuto a saldare il debito entro i venti giorni previsti dalla legge. Trascorso questo tempo, il proprietario ha il diritto di avviare la procedura di sfratto. Queste le informazioni necessarie per capire come ci si può muovere in questa situazione che per certi versi potrebbe diventare veramente complicata.