L’Italia è stata nuovamente presa di mira dagli hacker. Questa volta a finire nel mirino sono stati i siti della Marina Militare, dei Concorsi della Difesa e l’azienda dei trasporti di Torino, la Gtt.
A rivendicare l’attacco sul proprio canale Telegram ancora una volta il collettivo filorusso NoName057, già protagonista in queste settimane di numerose violazioni di sistemi informativi, ed il gruppo denominato UserSec.
“Attacco congiunto con UserSec per mettere fuori uso i siti web italiani delle infrastrutture”. I siti web sono risultati inaccessibili prima di essere ripristinati. Il cyberattacco è stato anche stavolta di tipo Ddos (Distributed denial of service). I raid sono stati portati avanti attraverso false richieste di accesso. In tal modo si mandano in tilt i sistemi informatici. Il sito web della Marina e dei Concorsi sono andati in down, mentre Gtt era inaccessibile dall’Italia.
Gli hacker filorussi hanno cominciato a colpire ripetutamente i siti italiani
Gli hacker filorussi hanno cominciato a colpire ripetutamente i siti di istituzioni, trasporti e grandi aziende italiane dall’ultima visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In quell’occasione la premier Giorgia Meloni ha confermato il supporto del nostro Paese a Kiev. I criminali informatici avevano già messo fuori uso, tra gli altri, i siti web dei Ministeri di Esteri e Infrastrutture e Trasporti, Consob e Carabinieri.
Dopo poche era stato registrato un nuovo attacco, anche in quell’occasione congiunto, da parte di NoName057 e i filopalestinesi di Alexsec. I gruppi erano riusciti a colpire numerosi portali di Intesa SanPaolo, la RelaxBanking della Bcc, l’Autorità di sistema portuale del mare adriatico orientale, Acqua Novara e Vulcanair. Alcuni giorni dopo, in risposta agli attacchi, il gruppo Anonymous Italia aveva preso di mira diversi siti web russi.
Intanto sempre ieri è scattata una nuova polemica. Al centro della questione il sito gestito dall’Inps per la richiesta della certificazione per l’accesso all’anticipo dell’indennità di buonuscita per i lavoratori di Poste Italiane. Il portale risulterebbe ancora inaccessibile dopo che il 23 dicembre scorso un hacker ha compromesso il sistema informatico.
Il caso dello studente 15enne a Cesena
“La situazione attuale sta compromettendo i diritti e le aspettative di tanti lavoratori che si trovano in difficoltà economica. – ha detto il senatore del Movimento 5 Stelle Orfeo Mazzella – La mancanza di un intervento tempestivo non solo mina la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, ma mette a rischio il benessere di numerose famiglie”.
Domenica scorsa, infine, era emerso il caso di uno studente 15enne che dal pc della sua camera a Cesena era riuscito a modificare i voti in pagella e a modificare le rotte delle petroliere nel mar Mediterraneo. “Da controlli effettuati non risultano accessi o violazioni nei sistemi informativi del Ministero dell’Istruzione e del Merito. – si legge in una nota del Dicastero – Pertanto, le presunte e gravi attività di violazione di piattaforme informatiche dello studente non hanno interessato i sistemi informativi gestiti a livello ministeriale”.