Un altro terremoto ha colpito l’isola di Taiwan, dopo che nove mesi fa un sisma uccise almeno 17 persone e provocò gravi danni nella parte centro-orientale dell’isola.
Questa volta il terremoto, avvenuto intorno alla mezzanotte locale, ha provocato il ferimento di almeno 27 persone. Provocando numerose frane e il crollo dei tetti di diverse case nel distretto di Yujing, a sud dell’isola. La magnitudo registrata è di 6.0, come riferito dall’United States Geological Survey. Secondo la Central Weather Administration, invece, la magnitudo sarebbe di 6.4.
Il bilancio non è quindi drammatico come quello dello scorso terremoto ma la paura e i danni sono stati tanti. I vigili del fuoco, così come riferito dai media della Capitale Taipei, hanno salvato tre persone, tra cui un bambino, intrappolate in una casa crollata, nel distretto di Nanxi. Secondo fonti del governo dell’isola, in molti sono rimasti feriti dalla caduta di detriti. Altre due persone sono invece rimaste intrappolate all’interno di ascensori.
L’intero villaggio di Sising è rimasto totalmente isolato per i danni avvenuti alla strada di collegamento. Ancora non quantificabile il numero di sfollati che hanno interessato tutta la contea di Chiayi, dove è stato registrato l’epicentro a una profondità di circa 9.7 chilometri. Al momento, secondo gli ultimi aggiornamenti, non sembra ci siano vittime. I vigili del fuoco sono però al lavoro ininterrottamente dal momento della prima scossa, per verificare che sotto le macerie non vi siano persone.
Come riferito dalla Central Weather Administration, le scosse di assestamento registrate sono state circa 50. Scuole e uffici pubblici sono rimasti chiusi in tutto il distretto di Nanxi e nella municipalità di Dapu, a circa 12 chilometri a nord dell’epicentro. Taiwan, inoltre, è come noto uno dei centri mondiali della produzione di semiconduttori. Il colosso dei microchip Tsmc ha riferito di aver evacuato i suoi lavoratori da alcune fabbriche nel centro e del Sud dell’isola.
Come rilevato, i terremoti non sono cosa rara a Taiwan. L’isola, infatti, si ritrova vicina alla giunzione di due placche tettoniche poste a circa 180 chilometri dalle coste della Cina. Nei pressi del cosiddetto “Anello di Fuoco” dell’Oceano Pacifico. Proprio il terremoto dell’aprile 2024, di magnitudo 7.4, è stato uno dei più forti degli ultimi anni. Nove mesi fa, a essere colpita, fu la zona del distretto di Hualien, che si trova appunto nella zona centro-orientale dell’isola.
Molto più grave di quello del 2024 fu il terremoto del 1999. Una scossa di magnitudo 7.6 uccise circa 2.400 persone, in quella che viene tutt’oggi ricordata come una delle tragedie più grandi che hanno colpito Taiwan. Fu allora che il governo di Taipei decise di aggiornare e migliorare le sue normative in termini di sicurezza edilizia e costruzioni antisismiche. È stato proprio a Taiwan che vennero sperimentate, per la prima volta, le barre d’acciaio che consentono agli edifici di oscillare in caso di evento sismico, prevendendone così il crollo.