L’incredibile storia di Sofia, la neonata rapita e ritrovata a Cosenza: chi sono i sequestratori che avevano simulato una gravidanza

Rapita da una clinica in pieno centro a Cosenza, in Calabria. Le ore passate con il fiato sospeso. Poi, la svolta. La piccola sta bene ed è stata riportata nelle braccia di mamma e papà.

Il ritrovamento di Sofia, neonata rapita a Cosenza
L’incredibile storia di Sofia, la neonata rapita e ritrovata a Cosenza: chi sono i sequestratori che avevano simulato una gravidanza (POLIZIA DI STATO FOTO) – Notizie.com

È questa, in estrema sintesi, l’incredibile vicenda che nella serata di ieri ha fermato il tempo di un intero Paese. Due persone, marito e moglie, sono stati fermati dalla polizia per il sequestro. “È stato bellissimo riabbracciare mia figlia”, ha detto il padre della piccola Sofia Cavoto.

Tutto è cominciato alle ore 18 e 30 circa presso la clinica Sacro Cuore di Cosenza, gestita dal gruppo IGreco. Sofia era stata data alla luce la notte prima da mamma Valeria, una casalinga di 27 anni, e si trovavano assieme in una stanza in cui c’era anche la nonna, mamma del papà di 29 anni, dipendente Conad. La coppia ha già un figlio di 6 anni. Poco prima, alle 18 e 09, come confermato dalle telecamere della videosorveglianza interna della struttura, aveva fatto ingresso in clinica una donna, in orario di visite e senza presentare i documenti.

La sequestratrice si era presentata come una puericultrice

Stando ad alcune testimonianze, la signora sarebbe rimasta per diverso tempo all’esterno dell’edificio prima di entrare. Una volta dentro, la donna, descritta come bassa, con il volto parzialmente coperto da una mascherina ed i capelli raccolti in treccine, si è presentata come una puericultrice dicendo di dovere portare la bambina dal pediatra. Ha quindi preso la bambina e si è allontanata. Non vedendo tornare la neonata, la madre ha prima cominciato a chiedere informazioni, poi ha fatto scattare l’allarme. La piccola Sofia era stata rapita.

Sul posto sono quindi giunti i poliziotti della squadra mobile di Cosenza, agli ordini del questore Giuseppe Cannizzaro, coordinati dal pm di turno Antonio Bruno Tridico. Sono scattate immediatamente le indagini e le ricerche, che si sono avvalse dell’ascolto di testimonianze e delle immagini provenienti dagli occhi elettronici della clinica. La donna è stata ripresa con la bambina. Un uomo le si è avvicinato tenendo in mano un ovetto per neonati, il tipico seggiolino auto per i piccoli.

Poliziotte stanza Sofia
La sequestratrice si era presentata come una puericultrice (POLIZIA DI STATO FOTO) – Notizie.com

Dalle riprese, i due non sono riusciti a mettere la bimba nell’ovetto, hanno avuto una discussione, poi si sono allontanati. Dopo circa 4 ore in cui l’intera città di Cosenza si è fermata, la svolta. I poliziotti alle ore 22 circa sono giunti nei pressi di un appartamento a Castrolibero, non lontano da Cosenza. La casa era addobbata a festa, con un fiocco azzurro all’esterno. In casa era in corso un party per un nascituro. Gli agenti si sono rivolti alla madre, chiedendo dove fosse la piccola. Sofia si trovava in una culla, vestita da maschietto, ma stava bene.

Pochi istanti dopo il ritrovamento, mentre la piccola era ancora tra le braccia dei poliziotti, gli agenti hanno informato i genitori: l’incubo era finito. Un’ambulanza ha raggiunto la clinica Sacro Cuore per prendere una culla termica e trasportare Sofia presso l’ospedale Annunziata di Cosenza per alcuni controlli. La piccola ha mangiato e presto sarà dimessa. I sequestratori, moglie e marito dal 2021, si chiamano Rosa Vespa, 51enne di Cosenza e Aqua Moses, 43enne di origini senegalesi, mediatore culturale presso la cooperativa Prosper onlus. È qui che la vicenda si tinge di colori ancor più oscuri.

Il post dei rapitori su Facebook: “Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato!”

Quando i poliziotti sono entrati nella loro abitazione, erano presenti anche alcuni loro parenti, stupiti da quanto stava avvenendo. La medesima reazione l’avrebbe avuta Moses, ma in questo caso ci sono diversi approfondimenti in corso. Stando a quanto ricostruito dai poliziotti, i due avrebbero simulato una gravidanza per nove mesi e poi hanno finto di aver dato alla luce un maschietto. “Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato! Alle ore 20 di oggi è nato Ansel. Mamma e papà ti amano!” aveva scritto Rosa su Facebook.

Poi, per giustificare con i familiari l’assenza del neonato, la donna avrebbe raccontato a tutti che il piccolino era rimasto in clinica perché i medici dovevano fare degli accertamenti. Anche alcuni familiari, tra cui il 43enne senegalese, avevano festeggiato l’evento, sempre su Facebook. Per non destare sospetti, la coppia aveva vestito da maschietto Sofia, forse già durante il tragitto in auto dalla clinica alla casa. E forse la discussione ripresa dalle telecamere tra i due era sorta proprio perché Vespa aveva rapito una bambina invece che un maschietto.

Mamma Valeria: “Siamo una mamma e un papà che ieri sono morti e rinati”

Siamo una mamma e un papà che ieri sono morti e rinati. – ha detto Valeria Chiappetta, la mamma della piccola Sofia – Mi state scrivendo in migliaia, da ogni parte dell’Italia, vorrei rispondere singolarmente a tutti ma non riesco”. L’ispettore della squadra mobile Claudio Sole ha poi spiegato: “Non si è capito – ha detto ancora – se è stato un errore prendere una bambina perché pare che in una pasticceria avessero chiesto informazioni su una torta con un nastro rosa che poi non è stata ordinata, ci sono accertamenti in corso“.

La mamma della neonata rapita e poi ritrovata abbraccia una poliziotta
Mamma Valeria: “Siamo una mamma e un papà che ieri sono morti e rinati” (POLIZIA DI STATO FOTO) – Notizie.com

Il nostro sentito ringraziamento agli investigatori della squadra mobile della Questura di Cosenza per aver ritrovato e riportato ai genitori la neonata rapita in ospedale. Un plauso ai nostri uomini e donne in divisa per lo straordinario lavoro di squadra e di ricerca. Un abbraccio alla mamma e al papà e un augurio di buona vita alla piccola Sofia!“, ha scritto sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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