Nessun ritardo nelle comunicazioni questa volta. Hamas ha comunicato per tempo, come previsto dalla tregua, i nomi delle ostaggi che verranno scambiate domani con prigionieri palestinesi.
A comunicarlo è stato Abu Obeida, portavoce dell’ala armata di Hamas. Domani torneranno a casa in Israele le soldatesse Liri Albag, Karina Ariev, Danielle Gilboa e Naama Levy. Si tratta del secondo scambio dall’inizio della tregua tra lo Stato ebraico e Hamas.
Karina Ariev, 19 anni di Gerusalemme, era apparsa a luglio in un video di propaganda di Hamas in cui implorava il governo di Benjamin Netanyahu di fermare la guerra. Seduta accanto a lei, nello stesso video, Danielle Gilboa, che ha raccontato di essere stata rapita direttamente dal suo letto. “Una volta le vostre bombe mi hanno quasi ucciso, ho molta paura per la mia vita“, aveva detto nel filmato rivolgendosi alle autorità israeliane.
“Cosa fareste se qui ci fosse un vostro familiare?”
Karina e Danielle erano apparse nel video insieme a Doron Steinbrecher, civile, rilasciata domenica. Tre settimane fa in occasione della ripresa dei negoziati a Doha, in Qatar, la 19enne Liri Albag è apparsa in un video in cui raccontava di essere rapita da 450 giorni. “Cosa fareste se qui ci fosse un vostro familiare?“, aveva chiesto la giovane soldatessa prima di scoppiare in lacrime, La famiglia aveva dichiarato che nel filmato appariva irriconoscibile.
Naama Levy, 21 anni, è invece apparsa nei filmati del 7 ottobre ferita. Aveva i pantaloni insanguinati e le mani legate dietro la schiena, trascinata su una jeep e poi portata nella Striscia di Gaza. “Ho degli amici in Palestina“, la si sente dire ai suoi rapitori. Secondo il padre sarebbe stata tenuta lontana dalle altre in un tunnel a Gaza. Cresciuta in India, aveva fatto volontariato presso le Nazioni Unite e la Croce Rossa, e aveva fatto parte di Hands of Peace, organizzazione che promuove la pace tra i giovani israeliani e palestinesi.
Gli sfollati potranno tornare a piedi nel nord della Striscia
Aveva iniziato il servizio militare il 5 ottobre del 2023, due giorni prima dell’assalto di Hamas, nella base vicino al confine con Gaza. Ieri a Rafah, intanto, nel sud di Gaza, miliziani di Hamas hanno sparato contro bande che saccheggiano i camion con aiuti umanitari entrati nella Striscia. 6 saccheggiatori sono stati giustiziati da Hamas e altri 17 sono stati “puniti” sparando loro ai piedi. L’unità Sham di Hamas sta imponendo “con mezzi violenti il terrore nel controllo delle risorse nella Striscia“.
Sempre domani gli sfollati di Gaza potranno ritornare a piedi nel nord della Striscia senza armi e senza ispezione, attraverso Rashid Street. Potranno ritornare anche con i loro veicoli nel nord di Gaza attraverso il Corridoio Netzerim, dopo che saranno stati ispezionati da una compagnia privata americana. A partire dal 21mo giorno del cessate il fuoco, gli sfollati potranno ritornare a piedi anche attraverso la strada Salah al-Din, senza ispezione, come prevede l’intesa tra Israele e Hamas.