Il riavvio costante del PC, il caricabatterie sempre collegato, l’aumento di RAM: tutta la verità su alcuni dei miti legati alla tecnologia.
Nell’era digitale, i miti e le credenze popolari riguardanti la tecnologia abbondano, influenzando spesso il modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi. Tra questi, l’idea che accendere e spegnere frequentemente il computer possa abbreviarne la vita è forse uno dei più diffusi. Ma cosa c’è di vero in queste affermazioni? Andiamo a fare chiarezza su alcune delle convinzioni più radicate tra gli utenti, a partire da quella che citiamo nel titolo – che accendere e spegnere sovente il pc possa danneggiarlo.
Iniziamo con uno dei luoghi comuni più comuni: “Accendere e spegnere spesso il computer può rovinarlo”. Questa convinzione ha le sue radici nei primi modelli di PC, dove componenti meccanici come i dischi rigidi potevano effettivamente soffrire a causa dei frequenti cicli di accensione e spegnimento. Tuttavia, l’avvento delle tecnologie moderne ha reso questa preoccupazione largamente infondata. I dispositivi attuali, specialmente quelli equipaggiati con unità SSD (Solid State Drive) e alimentatori avanzati, sono progettati per tollerare migliaia di accensioni senza subire danneggiamenti.
Anzi, spegnere regolarmente il proprio computer può avere benefici tangibili: aiuta a liberare memoria accumulata e mantiene il sistema più reattivo. Riavviare periodicamente il PC è anche un metodo efficace per risolvere problemi tecnici minori senza correre rischi.
Un altro mito da sfatare riguarda la batteria dei portatili: “Lasciare sempre collegato al caricabatterie rovina la batteria”. Questa idea nasce dall’epoca delle batterie al nichel-cadmio che erano soggette all'”effetto memoria”. Le moderne batterie al litio sono invece dotate di sistemi che interrompono automaticamente la ricarica una volta raggiunto il 100%, minimizzando i danni potenziali. Ciononostante, scollegare ogni tanto il caricabatterie rimane una buona pratica per evitare surriscaldamenti ed estremizzare la durata della batteria.
Passiamo ora ad un’altra credenza diffusa: “Più Ram significa sempre migliori prestazioni”. Sebbene avere una quantità adeguata di RAM sia cruciale per determinate attività come gaming o editing video, non è l’unica variabile che incide sulle prestazioni del sistema. Componenti come processore o soluzioni di archiviazione giocano un ruolo altrettanto importante nel determinare l’efficacia complessiva del dispositivo.
Infine, affrontiamo un errore concettuale non meno rilevante: “Un computer non ha bisogno di pulizie regolari”. Lasciare che polvere ed altri particolati si accumulino all’interno del case può causare surriscaldamenti o addirittura cortocircuiti dovuti ad accumuli di elettricità statica in ambienti particolarmente secchi. Una manutenzione periodica dell’interno del PC è quindi essenziale per garantirne longevità ed efficienza operativa.