Sostegno al popolo che lotta per la democrazia e ampliamento delle sanzioni. È la durissima presa di posizione del Parlamento europeo contro Aliaksandr Lukashenko.
Domani, domenica 26 gennaio 2025, si terranno infatti le elezioni presidenziali in Bielorussia. Con ogni probabilità, dalle urne uscirà vincitore ancora una volta il 70enne Aleksandr Lukashenko per il suo settimo mandato consecutivo.
L’Europarlamento in queste ore ha approvato una risoluzione non legislativa con 567 voti favorevoli, 25 contrari e 66 astensioni. Nel testo adottato, dopo aver denunciato le gravi violazioni in corso e di lunga data dei diritti umani e dei principi democratici in Bielorussia, il Parlamento ha chiesto all’Ue, ai suoi Stati membri e alla comunità internazionale “di non riconoscere la legittimità del dittatore in carica Aliaksandr Lukashenko come presidente dopo il voto”.
Lukashenko è uno stretto alleato politico e militare del leader russo Vladimir Putin
Le precedenti elezioni, nell’agosto 2020, sono state segnate dall’esclusione dei candidati di opposizione e da accuse di brogli massicci. La tornata si è poi conclusa con le più grandi proteste della storia moderna del Paese. Ma anche con la più feroce repressione, che va ancora avanti. Lukashenko è uno stretto alleato politico e militare del leader russo Vladimir Putin, Lukashenko. Avrà quattro rivali ritenuti solo di facciata. Il fatto stesso che abbiano potuto partecipare alle elezioni dimostra che le autorità non li considerano pericolosi.
I deputati europei si sono detti anche seriamente preoccupati per la situazione dei prigionieri politici in Bielorussia. Secondo l’organizzazione bielorussa per i diritti umani Viasna, sarebbero oltre 1200. Nella risoluzione si invitano l’Ue e i suoi Stati membri “a continuare a indagare sulle violazioni dei diritti umani nel paese e a sostenere misure per rendere le autorità bielorusse responsabili delle proprie azioni, anche attraverso l’applicazione del principio giuridico della giurisdizione universale”.
Cavelier (Rsf): “La farsa elettorale probabilmente procederà senza intoppi”
“La farsa elettorale probabilmente procederà senza intoppi, libera dal contrappeso dei media indipendenti, assicurando la vittoria di Lukashenko su quattro candidati fantoccio. – ha detto Giovanna Cavelier, responsabile dell’organizzazione Reporter Senza Frontiere per l’Europa orientale e l’Asia centrale – Per cinque anni, il regime bielorusso ha sistematicamente perseguitato le voci indipendenti, a partire dai giornalisti”.
Negli ultimi mesi Lukashenko ha ordinato il rilascio di alcuni prigionieri politici, circa 200 secondo i media internazionali: una mossa che alcuni osservatori interpretano come un segnale di dialogo verso l’Occidente. Magari alla luce di possibili colloqui per mettere fine alla guerra in Ucraina.