Arriva la truffa dei rimborsi straordinari dell’Agenzia delle Entrate: “Non compilate i moduli”. Colpite anche le pec

L’Agenzia delle Entrate italiane sta portando avanti da tempo una campagna contro i tentativi di truffa e le false comunicazioni da parte dei malintenzionati.

Agenzia delle Entrate, allarme phishing
Arriva la truffa dei rimborsi straordinari dell’Agenzia delle Entrate: “Non compilate i moduli”. Colpite anche le pec (CANVA FOTO/ANSA FOTO) – Notizie.com

In queste ore stanno pervenendo all’Ente migliaia di segnalazioni in merito ad una nuova ondata di phishing. Sulle mail dei contribuenti, infatti, un messaggio che indica la possibilità di riscuotere presunti rimborsi fiscali straordinari.

I criminali del web stanno utilizzando ancora una volta la tecnica del phishing. I truffatori cercando di convincere le potenziali vittime a fornire informazioni, dati o codici di accesso fingendosi un ente affidabile. In questo caso, appunto, l’Agenzia delle Entrate. Non è il primo caso segnalato alle autorità. Altre segnalazioni erano giunte pochi mesi fa, sul finire di ottobre. Anche in quel caso si era cercato di fare leva sui malcapitati utilizzando il nome dell’Agenzia delle Entrate.

Il fantomatico rimborso a favore delle vittime

Anche nella campagna a tappeto di phishing cui si sta assistendo in queste ore, e come accaduto in svariate altri eventi malevoli, i malfattori utilizzano il pretesto di un fantomatico rimborso a favore delle vittime. L’obiettivo è invogliarle ad inserire i propri dati personali e altre informazioni da sfruttare per successive azioni fraudolente. Bisogna quindi prestare molta attenzione, concentrandosi su alcuni elementi chiave.

Al momento della ricezione della mail, è necessario osservare prima di tutto l’indirizzo del mittente. Con ogni probabilità sarà una mail completamente estranea ai domini dell’Agenzia delle Entrate. Nel corpo del testo sono poi presenti errori grammaticali e di punteggiatura. L’oggetto del messaggio di posta elettronica è appunto Rimborso straordinario e nel corpo ci sono riferimenti ad un fantomatico rimborso fiscale di importo variabile e casuale.

Le comunicazioni potrebbero esser recapitate anche via pec

Altro dato molto rischioso è la presenza di un allegato pdf da compilare ed inviare in risposta al mittente. Per renderle ancora più verosimili, queste comunicazioni potrebbero esser recapitate anche alla posta elettronica certificata della vittima. L’allegato pdf riporta indirizzi e loghi Agenzia delle Entrate, da compilare con informazioni come l’intestazione della società, l’indirizzo della sede legale, la partita iva, l’iban e così via.

Phishing, nuovo allarme in Italia
Le comunicazioni potrebbero esser recapitate anche via pec (CANVA FOTO) – Notizie.com

Inoltre potrebbero essere richieste copie di documenti d’identità, tessere sanitarie e visure camerali. “Raccomandiamo di prestare la massima attenzione. – hanno fatto sapere dall’Agenzia delle Entrate – Qualora si ricevessero e-mail, non cliccare sui link in esse presenti, non scaricare, aprire e compilare eventuali allegati, non fornire credenziali d’accesso, dati personali e le coordinate bancarie in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni e non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni”.

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