Bolletta del gas, scorte e fluttuazioni dei prezzi nel mirino. L’esperto: “Separare i prezzi e alzare il livello di attenzione”

“Attualmente, le scorte di gas in Europa stanno registrando un calo significativo, scendendo intorno al 58-60%. In Italia siamo passati dall’80 di inizio gennaio al 70% odierno”.

Marco Lupo, esperto del settore gas
Bolletta del gas, scorte e fluttuazioni nel mirino. L’esperto: “Separare i prezzi e alzare il livello di attenzione” (CANVA FOTO) – Notizie.com

A parlare, in esclusiva per Notizie.com, è Marco Lupo, amministratore e direttore commerciale di Utilities Dimension, delegato Assium Emilia Romagna ed esperto nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale.

Diverse le questioni sul variegato tavolo dell’energia. Dalle scorte di gas alle fluttuazioni dei prezzi dell’energia che si ripercuotono in bolletta, dalla spinta sul nucleare in Italia alle strategia del neo presidente statunitense Donald Trump. Partendo proprio dalle scorte, è emerso che, allo scorso 21 gennaio, l’attuale livello dell’Unione europea è di quasi 8 punti percentuali inferiore al livello di riempimento medio.

Lupo in esclusiva a Notizie.com: “Già nel 2023 molte famiglie europee hanno dovuto ridurre il riscaldamento”

Il livello è inferiore alla media degli ultimi cinque anni. – ha spiegato Marco Lupo – Ma non ancora preoccupante per un’emergenza immediata che possa far temere uno tsunami o a una estrema situazione nella quale il prezzo del gas rompa i 100 euro al mWh (gas) e 200 euro mWh (energia elettrica). Le scorte di gas stanno calando. Questo deve alzare il nostro livello di attenzione più che preoccuparci. Già nel 2023 molte famiglie europee hanno dovuto ridurre il riscaldamento a livelli minimi per via delle bollette troppo alte. Questo non è solo un problema di disponibilità, ma anche di costi per i consumatori”.

Secondo il report dell’associazione Assium, l’Associazione Italiana Utility Manager, la spesa media annua delle famiglie è salita di 216 euro rispetto a maggio 2024, attestandosi a 1.724 euro. Questo perché le società fornitrici stanno gradualmente rivedendo a rialzo le tariffe proposte al pubblico applicando condizioni meno vantaggiose. Questo, nonostante i ripetuti appelli alla calma del governo. E le quotazioni che restano sempre intorno ai 50 euro MWh e futures che non indicano rialzi rispetto alle quotazioni attuali.

Gas, fornelli
Lupo in esclusiva a Notizie.com: “Già nel 2023 molte famiglie europee hanno dovuto ridurre il riscaldamento” (CANVA FOTO) – Notizie.com

Le imprese italiane potrebbero affrontare un aggravio complessivo di 13,7 miliardi nel 2025. Con le aziende del nord particolarmente colpite. – ha continuato Lupo – In un contesto di incertezza e campagne di telemarketing aggressive, diventa cruciale rivolgersi a un utility manager qualificato per scegliere le offerte più vantaggiose”. Insomma, a conti fatti la spesa per energia elettrica è aumentata del 51,9% rispetto al 2019 e quella del gas dell’80%, con punte vicino al 100%. Anche Confcommercio è intervenuta nel dibattito, parlando della necessità di riforme strutturali.

Mi trovo d’accordo con Confcommercio. – ha affermato l’esperto – Le fluttuazioni dei prezzi dimostrano quanto sia necessaria una riforma strutturale del mercato energetico. Quando avevo dichiarato nella scorsa intervista di sperare nei passi giusti del governo, mi riferivo proprio nell’attuazione delle proposte di separare i prezzi dell’elettricità da quelli del gas sul modello spagnolo dell’eccezione iberica. E di fissare un tetto massimo per il prezzo del gas. Portandolo dagli attuali 180 euro MWh a a 60 euro MWh, come proposto dal Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin. Due mosse che potrebbero rivelarsi molto incisive sul fine di stabilizzare i prezzi di borsa”.

“Sarebbe utile una revisione dell’opinione pubblica sul nucleare”

Sempre a livello politico, il governo italiano con la premier Giorgia Meloni sta spingendo sull’acceleratore in merito al nucleare, e non solo. Nei giorni scorsi è stato siglato un protocollo d’intesa con Albania e Arabia Saudita per la realizzazione nel mar Adriatico di infrastrutture sottomarine per il trasporto di energia green dai Balcani verso l’Italia.

Il problema della dipendenza lo continueremo ad avere per forza di cose. Almeno per i prossimi anni. – ha commentato Marco Lupo – Il rilancio del nucleare di nuova generazione è una scelta strategica per la transizione. Soprattutto in un mondo sempre più elettrificato. Sarebbe utile una revisione dell’opinione pubblica sul nucleare, spesso legata a paradigmi superati”.

Considerando i lunghi tempi di realizzazione delle centrali, almeno 8 anni, sono necessarie misure rapide e politiche più flessibili per riqualificare aree idonee alla produzione energetica rinnovabile. I cavi verdi dall’Albania sono una valida opportunità per diversificare subito le fonti. Ma l’eccessiva dipendenza energetica resta un rischio geopolitico. L’obiettivo? Un mix energetico equilibrato che garantisca indipendenza e resilienza”.

Ipotesi Usa: maggiore disponibilità di materia prima

Infine, c’è il caso Trump. Il tycoon sta sventolando l’ipotesi di applicare dazi all’Europa, Italia compresa. Il nostro Paese importa grandi quantità di prodotti energetici dagli Stati Uniti.

Gas, tubature
Ipotesi Usa: maggiore disponibilità di materia prima (CANVA FOTO) – Notizie.com

Gli Stati Uniti sono un partner strategico, e al momento direi di continuare a tenere gli stati uniti tra i nostri fornitori. – ha concluso Lupo – Le politiche energetiche dell’amministrazione Trump hanno incentivato la produzione di combustibili fossili. Nelle ultime ore la stessa amministrazione ha dichiarato l’emergenza energetica. Una manovra simbolica che reitera le politiche portate avanti durante il suo primo mandato. Questo può condurre a un surplus di gas esportabile. E quindi a una maggiore disponibilità di materia prima che sarà utile per bilanciare i nostri prezzi. Per l’Europa resta fondamentale mantenere equilibrio e visione sulla transizione verso fonti più pulite”.

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