Omicidio della 72enne Margherita Ceschin: è stato estradato da Santo Domingo l’ultimo componente della banda killer che ha ucciso la donna a Conegliano, non lontano da Treviso.
Si tratta di Joel Luciano Lorenzo di 26 anni, accusato di aver partecipato attivamente all’omicidio. L’uomo ha fatto rientro questa mattina in Italia. È stato scortato da personale del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Direzione centrale della polizia criminale.
Il delitto commissionato dal marito della donna
Il cruento uxoricidio sarebbe stato orchestrato dal marito Enzo Lorenzon, 80enne proprietario di un’azienda vinicola. L’uomo già conviveva con la ex domestica, anch’ella cittadina dominicana, Dileysi Lorenzo Guzman, di 32 anni. Secondo le ricostruzioni, il delitto sarebbe maturato per motivi economici legati alla pratica di divorzio della coppia. Lorenzon avrebbe quindi assoldato 3 killer. Margherita Ceschin è stata tramortita con più colpi alla testa e poi soffocata con un cuscino nella notte tra il 23 ed il 24 giugno 2023.
Uno degli assassini, Juan Luciano Lorenzo, fuggito all’estero, è stato individuato dalle attività di ricerca della compagnia dei carabinieri di Conegliano Veneto, coordinata dalla Procura della Repubblica di Treviso. Il mandato d’arresto è dunque divenuto internazionale, e l’Interpol ha emesso una cosiddetta red notice attivando il Servizio per la cooperazione di polizia di stanza a Santo Domingo. Grazie anche alla collaborazione della polizia della Repubblica Dominicana, il 26enne è stato rintracciato a San Juan de la Maguana lo scorso 25 ottobre 2024.
Il killer si trova ora nel carcere di Roma Rebibbia
L’estradizione di oggi è frutto poi del raccordo dello Scip, il Servizio di cooperazione, diretto dal prefetto Raffaele Grassi, con le forze di polizia di tutto il mondo. Joel Luciano Lorenzo si trova ora nel carcere di Roma Rebibbia. L’uomo è accusato di aver partecipato attivamente all’omicidio di Margherita Ceschin assieme ai complici Luciano Lorenzo Sergio Antonio e Jose Luis Mateo Garcia. Come già accennato, nei suoi confronti era stato disposto mandato d’arresto internazionale ed emessa una red notice dell’Interpol.
Subito dopo il delitto le indagini si erano instradate verso un furto finito male ai danni dell’anziana. Gli inquirenti hanno poi dato la svolta all’inchiesta grazie ai racconti di alcuni conoscenti, alle riprese degli impianti di videosorveglianza ed alle intercettazioni telefoniche. È così venuto alla luce l’omicidio per ciò era, ovvero un delitto su commissione. I killer erano penetrati nell’appartamento della 72enne attraverso un terrazzino. Dall’autopsia è emerso che uno degli assassini si sarebbe anche seduto sul corpo della donna, causando la rottura di diverse costole.