La geopolitica secondo Donald Trump: cosa prevedono i piani del tycoon per la Striscia di Gaza e la Groenlandia

Dislocare un milione e mezzo di persona da Gaza verso i Paesi arabi. Puntare sul presunto consenso dei cittadini della Groenlandia per annettere l’isola agli Stati Uniti.

Donald Trump a Las Vegas
La geopolitica secondo Donald Trump: cosa prevedono i piani del tycoon per la Striscia di Gaza e la Groenlandia (ANSA FOTO) – Notizie.com

Sono questi in estrema sintesi i piani su cui si sta concentrando in queste ore il neo presidente statunitense Donald Trump. A poco meno di una settimana dal suo insediamento, il tycoon sta spostando (o sta provando a farlo) gli equilibri geopolitici del mondo intero.

Partiamo proprio dal caso della Striscia di Gaza. Il territorio è stato per oltre un anno al centro di un acceso conflitto tra Israele e l’organizzazione palestinese di Hamas. Attualmente è in atto una tregua che dovrebbe durare 42 giorni. L’accordo prevede, tra le altre cose, uno scambio tra ostaggi e prigionieri. Un patto su cui lo stesso Trump ha più volte detto di aver inciso in maniera sostanziale. Gaza al momento è in una condizione disastrosa dopo mesi di bombardamenti da parte dello Stato ebraico.

Il trasferimento interesserebbe 4 Paesi

La strategia del tycoon è emersa nel corso di un colloquio con i giornalisti sull’Air Force One. Trump ha detto di aver avuto un colloquio telefonico con re Abdullah II di Giordania. “Gaza è letteralmente un sito di demolizione in questo momento. – ha raccontato il presidente – Quasi tutto è stato distrutto e le persone stanno morendo. Quindi preferirei coinvolgere alcune delle nazioni arabe e costruire alloggi in una posizione diversa dove, credo, potrebbero forse vivere in pace per una volta“.

Il trasferimento interesserebbe, oltre al regno di Giordania, che ospita già oltre 2,39 milioni di rifugiati palestinesi, anche l’Egitto. Quest’ultimo, però, avrebbe già informato gli Stati Uniti che la proposta del presidente Donald Trump è stata respinta. Il piano Usa prevederebbe di spostare i palestinesi per un periodo da sei mesi a un anno in 3 Paesi arabi e un Paese asiatico. L’idea dello spostamento di massa non è nuova e i leader dei Paesi arabi vicini l’hanno sempre respinta.

Telefonata infuocata tra la premier danese e Trump

Per quanto riguarda la Groenlandia, invece, Trump ritiene il controllo Usa dell’isola, che appartiene al regno di Danimarca, una questione di sicurezza nazionale. Secondo alcune indiscrezioni nei giorni scorsi il primo ministro danese Mette Frederiksen ha insistito sul fatto che la Groenlandia non era in vendita in una telefonata infuocata con lo stesso Trump.

Mette Frederiksen
Telefonata infuocata tra la premier danese e Trump (ANSA FOTO) – Notizie.com

Penso che ce la faremo. – ha però detto il presidente Usa ai giornalisti – I 57mila residenti dell’isola vogliono stare con noi. Non so davvero quali diritti abbia la Danimarca, ma sarebbe un atto molto ostile se non lo permettessero perché è per la protezione del mondo libero. Penso che otterremo la Groenlandia perché è una questione di libertà del mondo. Non ha nulla a che fare con gli Stati Uniti, se non che siamo noi a poter garantire la libertà“.

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