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Curiosità

Tutti vogliono andare su Marte ma la NASA avverte: ci sono cinque pericoli mortali (e fanno davvero paura)

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In tanti, a partire da Elon Musk, puntano al Pianeta Rosso ma la NASA avverte: è ben meno facile di quello che si può immaginare.

Tutti vogliono andare su Marte ma la NASA avverte: ci sono cinque pericoli mortali (e fanno davvero paura) – notizie.com

L’umanità ha sempre guardato alle stelle con un misto di curiosità e desiderio di esplorazione. Marte rappresenta da decenni l’obiettivo più ambito e affascinante per astronauti e scienziati ed Elon Musk, sempre più protagonista della vita pubblica statunitense (e non), è tra i grandi fautori di esplorazioni del Pianeta Rosso (per poi un eventuale trasferimento futuro dell’umanità, o di parti di umanità).

Tuttavia, nonostante l’entusiasmo che circonda le missioni marziane future, la NASA ha recentemente messo in guardia contro cinque pericoli mortali che attendono gli esploratori dello spazio.

L’umanità su Marte? Ci sono almeno cinque grandi pericoli

Il primo grande nemico invisibile nello spazio è rappresentato dalle radiazioni ionizzanti. Lontani dalla protezione offerta dal campo magnetico terrestre, gli astronauti si trovano esposti a livelli di radiazione estremamente elevati. La NASA evidenzia come sei mesi trascorsi nello spazio equivalgano all’esposizione ricevuta da 1.000 radiografie al torace. Le conseguenze possono essere devastanti: aumento del rischio di sviluppare tumori, danneggiamento del sistema nervoso centrale e malattie cardiovascolari sono solo alcune delle minacce alla salute degli astronauti.

Un altro aspetto critico è legato all’isolamento e al confinamento prolungati nello spazio. Il viaggio verso Marte richiederebbe mesi di viaggio in condizioni estreme, durante i quali gli equipaggi dovrebbero affrontare solitudine, sovraccarico di lavoro e assenza di contatto immediato con i propri cari sulla Terra. Questa situazione potrebbe compromettere seriamente le prestazioni degli astronauti e la loro salute mentale.

Elon Musk è tra i principali fautori della corsa a Marte – Screenshot video – notizie.com

La distanza dalla Terra costituisce il terzo ostacolo significativo nelle missioni marziane. Con una distanza media di 140 milioni di miglia tra la Terra e Marte, ogni comunicazione subirebbe ritardi fino a 20 minuti per messaggio. In caso di emergenze o guasti tecnici, l’autosufficienza delle squadre diventa quindi un fattore critico per la sopravvivenza.

La gravità variabile rappresenta il quarto rischio principale per gli astronauti diretti su Marte o che ne fanno ritorno sulla Terra. Il passaggio dalla microgravità dello spazio alla gravità ridotta del Pianeta Rosso impone uno stress notevole al corpo umano: perdita della densità ossea e problemi muscolo-scheletrici sono tra le sfide più ardue da superare.

Infine, vivere in ambienti chiusi ed ostili espone gli equipaggi a rischi infettivi aumentati a causa dei cambiamenti nei microbi presenti nell’habitat spaziale e nelle difese immunitarie degli stessi astronauta; senza dimenticare i problemi psicologici derivanti dalla convivenza forzata in spazi ristretti.

Nonostante queste sfide sembrino davvero troppo complesse, la NASA continua a lavorare senza sosta nella ricerca scientifica e tecnologica per mitigare questi rischi ed assicurare il successo delle future missioni su Marte.

Conquisteremo il Pianeta Rosso? La strada è ancora lunga ma l’impegno profuso nella preparazione delle future generazioni di esploratori dimostra che l’umanità non intende rinunciare al suo sogno più ambizioso: mettere piede su un altro mondo.

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