Il caro-benzina continua a essere un problema di difficile gestione in Italia. Sempre più persone smettono di utilizzare l’automobile per motivi legati al costo del carburante.
Siamo uno dei Paesi dove il rifornimento cosa di più della media nell’Unione Europea, una situazione con la quale dobbiamo fare il conto tutti.
Sebbene si possa anche decidere di rinunciare all’automobile, la benzina di fatto rimane indirettamente qualcosa che va a colpire tutti come ci spiega Giuseppe Sperduto, presidente nazionale di Faib Confesercenti, che evidenzia a Notizie.com: “L‘80% delle consegne di merce avvengono su gomme, il picco in alto incide indistintamente su qualsiasi prodotto venga consegnato”.
Sperduto evidenzia però che il problema non è legato strettamente a quando viene intascato dai gestori: “Non bisogna pensare ai gestori come a dei speculatori del sistema. Ormai è risaputo, anche se non ci stanchiamo mai di ripeterlo, i gestori non hanno in mano il prezzo alla pompa imposto dalla compagnia petrolifera. Ai gestori poi viene data l’elemosina, stiamo parlando su un litro di prodotto di 4-5 centesimi lordi di guadagno. L’Italia è la nazione dove il costo del prodotto erogato sui distributori è fra i più alti se non addirittura il più alto”. L’unico modo per far risparmiare gli italiani è tagliare l’Iva, ma scopriamo come.
Se i gestori non guadagnano cifre folli dal caro-benzina, come qualcuno potrebbe pensare, e anzi ne escono addirittura danneggiati, come mai ci sono questi continui rincari? Giuseppe Sperduto ci spiega il motivo: “A far lievitare il prezzo è l’accisa. Su un litro di prodotto oltre il 50% del prezzo è accisa, alla quale si aggiunge l’Iva che è progressiva che viene applicata alla fine della sommatoria costo industriale”.
E il rischio è che i prezzi possano salire ulteriormente. “Il Governo vuole parametrare, o meglio eguagliare, l’Accisa del gasolio a quella della benzina (oggi la seconda è superiore) automaticamente ci sarà un ulteriore picco in alto“, specifica Sperduto.
Parole che ci fanno riflettere e che chiariscono anche alcuni proclami politici fatti in passato: “Chi dice di voler abbassare le Accise mente sapendo di mentire o è uno dei più grossi ignoranti sul territorio italiano. Se tagliamo le Accise si ferma la macchina dello Stato dalla Sanità ai mezzi di trasporto, le ferrovie e tutto quello che comporta un vivere decentemente. L’unica cosa che si può fare per far risparmiare gli italiani, ed è stato fatto già in passato da Bersani e Draghi, è tagliare l’Iva che è di fatto un surplus incassato dallo Stato e può essere riversata abbassando la soglia del prezzo alla pompa diventando un calmiere per i cittadini”.
La situazione legata ai gestori è è davvero drammatica. Il presidente della Faib Confesercenti specifica: “Il momento è molto complicato e per questo spariscono le gestioni e ci sono sempre più self service e automaticamente in qualche causa si applica manovalanza altamente impropria. Si sta maneggiando un prodotto pericoloso e si applicano contratti non a norma cercando di sbarcare il lunario”.
Una situazione che porta addirittura al rischio della vita di alcune persone, in una situazione inaccettabile. “Si troveranno gestori di piccolo erogato dove ci sarà una persona, senza essere razzisti ovviamente, un extracomunitario che nemmeno parla italiano per il semplice fatto che 400-500 euro al mese non ti permette di campare ma di sopravvivere in un appartamento in otto come purtroppo avviene. Siamo di fronte a dei braccianti legalizzati. Questo è un modo di procedere che non ci trova d’accordo“, conclude.