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Economia

Legge di Bilancio 2025, ecco le nuove regole per gli amministratori: c’è un obbligo inderogabile

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Francesco Ferrigno

La Legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207) ha introdotto importanti modifiche normative che estendono l’obbligo di dotarsi di un domicilio digitale.

Legge di Bilancio 2025, ecco le nuove regole per gli amministratori: c’è un obbligo inderogabile (CANVA FOTO) – Notizie.com

Un obbligo esteso anche agli amministratori di imprese costituite in forma societaria. La disposizione, che è entrata in vigore dal 1 gennaio 2025, amplia il quadro normativo già vigente per le società.

L’obbligo previsto per gli amministratori di società non riguarda semplicemente la posta elettronica certificata (pec), ma più in generale il “domicilio digitale”. Il termine, definito dal Codice dell’amministrazione digitale, include sia la pec sia altri strumenti elettronici certificati, come i serc-q (servizi elettronici di recapito certificato qualificato). Tali strumenti garantiscono un canale ufficiale, sicuro e legalmente valido per le comunicazioni digitali.

La norma vale per tutti gli amministratori di società, siano esse di persone o di capitali

In sostanza, dal 2025, tutti gli amministratori di società, siano esse di persone o di capitali, dovranno dotarsi di un domicilio digitale personale e comunicare tale domicilio al Registro delle Imprese. La comunicazione sarà gratuita, poiché l’iscrizione del domicilio digitale nel Registro delle Imprese e le eventuali variazioni successive saranno esenti sia dall’imposta di bollo sia dai diritti di segreteria.

L’obiettivo principale della norma è garantire una comunicazione efficace, tracciabile e sicura tra le imprese e la Pubblica amministrazione. Si intende perciò uniformare l’uso di strumenti digitali tra le diverse tipologie di imprese, favorendo l’integrazione nel sistema digitale nazionale e riducendo i margini di incertezza nelle comunicazioni ufficiali. Tra le criticità rilevate nel nuovo testo, che il governo è chiamato in queste ore a chiarire, è chi è coinvolto direttamente nell’applicazione pratica della normativa.

La norma vale per tutti gli amministratori di società, siano esse di persone o di capitali (CANVA FOTO) – Notizie.com

Secondo le prime interpretazioni, però, la norma sembrerebbe applicarsi indistintamente a tutti gli amministratori, indipendentemente dalla carica specifica che ricoprono all’interno della società. Anche a coloro, quindi, non formalmente iscritti nel Registro delle Imprese. Inoltre, per le società costituite dal 1 gennaio 2025, il domicilio digitale degli amministratori dovrà essere comunicato contestualmente alla domanda di iscrizione della società.

Per le società già esistenti, invece, non è ancora chiaro se vi sia l’obbligo di comunicare retroattivamente tali informazioni, in assenza di indicazioni ministeriali specifiche. La buona notizia è che al momento la normativa non prevede sanzioni dirette in caso di mancata comunicazione del domicilio digitale da parte degli amministratori. Punto cruciale è la distinzione tra amministratore e rappresentante legale della società. Mentre il primo esercita poteri di gestione interna, il secondo agisce come figura di rappresentanza esterna della società.

Assenza di costi aggiuntivi per le imprese

Ciò significa che l’obbligo di domicilio digitale potrebbe riguardare un numero più ampio di soggetti rispetto a quelli già obbligati a dotarsi di pec in qualità di liberi professionisti o rappresentanti legali. Sta di fatto che novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 rappresenta un ulteriore passo verso la digitalizzazione delle imprese italiane. Uno degli aspetti positivi è rappresentato dall’assenza di costi aggiuntivi per le imprese.

Assenza di costi aggiuntivi per le imprese (CANVA FOTO) – Notizie.com

Sebbene il quadro normativo sia già delineato, si attendono chiarimenti ufficiali dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. È necessario rispondere alle numerose domande pratiche poste dagli operatori. Nel frattempo, gli amministratori di società farebbero bene a prepararsi per tempo, assicurandosi di dotarsi di un domicilio digitale conforme ai requisiti normativi, per evitare complicazioni future.

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Francesco Ferrigno