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Cronaca

Pronto soccorso intasati per picco influenza, Pregliasco: “Quando è necessario andare all’ospedale”

Published by
Matteo Fantozzi

I pronto soccorso sono intasati a causa del picco d’influenza in un periodo dell’anno in cui casi aumentano in maniera esponenziale.

Ma quando è davvero necessario recarsi in ospedale in caso di contrazione del virus? Le linee guida degli esperti sono chiari.

Pronto soccorso intasati per picco influenza (Notizie.com)

Il professore Fabrizio Ernesto Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi, ha parlato a Notizie.com specificando alcuni particolari proprio sul ricovero in caso di contrazione dell’influenza in questo inverno 2025. Non sempre, infatti, è necessario recarsi all’ospedale, anzi la maggior parte delle volte si rischia di intasare i Pronto soccorso col rischio di togliere forze per persone che sono in vera emergenza.

Lo specialista spiega: “Recatevi in Pronto soccorso solo quando ci sono difficoltà oggettive respiratorie, con fiato corto, una frequenza cardiaca molto elevata, febbre elevata che non si riesce ad abbassare e in particolare in soggetti più fragili. Per il resto l’approccio deve essere quello dell’automedicazione responsabile e cioè di farmaci antinfiammatori per i sintomatici e da usare secondo le prescrizioni senza esagerare, attenuando i sintomi senza azzerarli per seguire l’andamento della malattia. Non utilizzate antibiotici”.

Arrivano poi dei consigli anche per la fascia più a rischio. “Nel fragilissimo, nell’anziano, facciamo il test Covid, che sta circolando, perché in queste fasce uccide ancora purtroppo. In caso di positività il medico di famiglia stesso può suggerire l’utilizzo del farmaco per uso orale che si chiama Paxlovid, non serve il ricovero in ospedale”, aggiunge.

Influenza inverno 2025, cosa ci aspetta?

Il picco d’influenza è stato raggiunto tardi in questo inverno 2025 e oggi ci troviamo proprio nel bel mezzo dello stesso. Pregliasco specifica: “Il fatto che i pronto soccorsi siano intasati è un classico che ci porta questa stagione. Siamo in una fase in cui si deve pagare il prezzo. Quest’anno è stata molto intensa la stagione, fatta da influenza, virus veri e propri ce n’è più di uno che circola, virus respiratorio sinciziale, metapneumovirus e un corollario di altri. Grazie alla campagna dell’utilizzo dell’anticorpo monoclonale per i bimbi più piccoli la bronchiolite si è vista meno, mentre negli adulti mima molto l’influenza”.

Influenza inverno 2025, cosa ci aspetta? (Notizie.com)

Un campo in cui non di rado sbagliamo a individuare cosa ci accade e per questo ci spaventiamo correndo al pronto soccorso. “Spesso diciamo di aver avuto l’influenza, in realtà possiamo avere vari virus meno imponenti che ci causano solo un po’ di raffreddore e forme gastrointeriche, virus respiratori con un minor impatto sulla salute”, spiega Pregliasco invitando alla calma e a cercare di capire anche i nostri sintomi analizzandoli con una certa lucidità.

Fatto sta che però abbiamo evitato un problema che si sarebbe potuto rivelare molto più grave di quanto vissuto in questo momento “H3N1, l’australiana, ci aspettavamo avesse un impatto più forte che per fortuna non ha colpito come pensavamo“, conclude l’esperto. Era stato infatti messo in preallarme il rischio di una serie di casi da dover gestire in ospedale, mentre la diffusione di questo virus è stato decisamente molto meno rapido di quanto ci si aspettava.

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Matteo Fantozzi