Oggi, martedì 28 gennaio, va in onda alle 22.00 Saman su Sky Crime e in streaming su NowTv. Il documentario racconta la storia di Saman Abbas uccisa dai suoi familiari perché voleva essere libera.
La ragazza è diventata in poco tempo simbolo della lotta delle donne pakistane per autodeterminarsi. Il documentario di Sky racconterà tutta la storia della giovane ragazza uccisa dalla sua famiglia nel 2021 per aver rifiutato il matrimonio combinato che era stato pensato per lei. L’episodio aprì un caso molto delicato che ancora oggi non è stato risolto e che merita sensibilizzazione, sui limiti del rispetto culturale e anche sulla protezione, più in generale, dei diritti umani.
Il 27 febbraio è fissato l’appello a Bologna al centro del processo in Corte d’assise. I genitori, e altri familiari della giovane, sono gli imputati che tornano a processo oltre un anno dopo la conclusione del giudizio in primo grado. Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, i genitori della ragazza, sono stati condannati all’ergastolo con la madre estradata in Italia il 22 agosto e il padre consegnato dal Pakistan. Si aggiungono i 14 anni allo zio Danish Hasnain e i due cugini, Nomanhulaq Nomanhlaq e Ikram Ijaz, accusati per aver agito in concorso con gli altri familiari ma scarcerati a dicembre 2023.
Facciamo però un passo indietro per raccontare la storia di Saman Abbas. La ragazza fu data come scomparsa il 1° maggio del 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, con la sensazione che si trattasse di un caso di allontanamento volontario. La svolta arrivò un mese dopo con la denuncia da parte del fidanzato che testimoniò violenze subite dalla ragazza da parte della sua famiglia e minacce nei suoi confronti dal padre.
Un forte sospetto alimentato dalla fuga improvvisa dei genitori in Pakistan, anche perché non sembravano esserci motivi logici. Il movente del crimine poi fu evidenziato dal rifiuto della ragazza di sposare suo cugino in Pakistan quando aveva 17 anni. La donna aveva denunciato i genitori per maltrattamenti e induzione al matrimonio.
Saman era nata il 18 dicembre del 2002 a Lahore in Pakistan e si era trasferita con i genitori e il fratello minore in Italia nel 2016 a Novellara appunto. Alla ragazza fu negata la possibilità di finire la scuola dell’obbligo, impedendole di continuare a studiare come avrebbe voluto. Su TikTok la ragazza aveva conosciuto quello che sarebbe diventato il suo fidanzato, Saqib Ayub.
Nel documentario di Sky, Saman, scopriremo qualcosa in più anche della vita della ragazza che era stata governata dalla delusione di non poter essere come gli altri. La giovane era costretta a rimanere in casa senza possibilità di tenere denaro per lei e con la possibilità di utilizzare lo smartphone solo un’ora al giorno.
Venne testimoniato che la ragazza era costretta a dormire sul marciapiede, perché il padre la lasciava chiusa fuori di casa per comportamenti ritenuti da lui inadatti. Saman nel 2020 aveva tentato il suicidio, ingerendo dei farmaci e finendo ricoverata in ospedale per questo. Aveva provato a fuggire in Belgio, successivamente, per poi essere riportata a casa.
Dopo aver denunciato ai servizi sociali l’obbligo a sposarsi con suo cugino era stata affidata a una comunità minorile. Ancora oggi non si ha certezza di come sia stata uccisa la ragazza anche se la polizia ha provato a fare una ricostruzione che risulta credibile in base alle testimonianze a disposizione.