Le norme anti-Covid erano ingiuste e i cittadini ora hanno il diritto ad essere risarciti di dieci euro per “danno non patrimoniale”. Benigni (FI): “Mettere le ideologie da parte”.
È proprio questo il senso di una sentenza emessa dal giudice di pace di Alessandria Paolo Olezza e che è destinata a far discutere perché dà ragione a una ventina di cittadini che avevano fatto causa alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
L’ente aveva chiesto di respingere il ricorso, ma il giudice ha stabilito nella sentenza che “le posizioni espresse dall’attuale credibile Consiglio dei ministri” per quanto riguarda anche i vaccini e la pandemia sono “quasi una sorta di confessione stragiudiziale del carattere illecito della normativa”.
Per quale motivo il giudice cita alcuni esponenti della maggioranza
E per dare torto alla presidenza del Consiglio, Olezza ha utilizzato una serie di “autorevoli rappresentanti del Consiglio dei ministri e della maggioranza che lo sostiene”. Dal vicepremier Matteo Salvini, al sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, passando per il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul Covid Marco Lisei.
Secondo il giudice, le loro dichiarazioni hanno smentito le tesi della presidenza del Consiglio, che quindi dovrà pagare dieci euro ai ricorrenti. Il riferimento è al decreto legge 202 del 2024 sulla cancellazione delle multe ai no-Vax. I politici in questione avrebbero fatto capire che fossero “una forzatura”, che “nella normativa emergenziale ci sono stati “errori” in buona fede, ma forse anche in mala fede”.
E che “la gestione di quel periodo è stata obiettivamente sbagliata”, che “il timore del vaccino” era “legittimo“, dal momento che “alcuni vaccini hanno causato dei morti”. Secondo il magistrato, “se queste sono le posizioni espresse dall’attuale credibile consiglio dei ministri, questo giudicante osserva quasi trattarsi di una sorta di confessione stragiudiziale della normativa oggetto di causa”.
Per Olezza dunque, la presidenza del Consiglio dei ministri durante la causa avrebbe sostenuto “tesi opposte rispetto a queste dichiarazioni e questa circostanza vanifica non poso la credibilità delle sue difese”.
Benigni (FI) a Notizie.com: “I vaccini hanno salvato vite, il tema è delicato”
Dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla pandemia Covid-19 arriva anche la risposta di Stefano Benigni, vicesegretario nazionale di Forza Italia: “La pandemia è stato un momento complicato, sicuramente su molte scelte e decisioni andrà fatta chiarezza ed è questo l’obiettivo della commissione che è già al lavoro da qualche mese”, dichiara ai microfoni di Notizie.com.
“Tutti abbiamo sofferto per il lockdown, le restrizioni, le mascherine, ma questo non significa necessariamente che siano state norme “ingiuste” né che si possa, ancora una volta, mettere in discussione i vaccini che hanno salvato moltissime vite e ci hanno permesso di uscire da quell’incubo”.
Contattato da Notizie.com, Benigni entra nel merito della sentenza: “L’interpretazione delle dichiarazioni del governo come una “confessione stragiudiziale” è oltretutto discutibile e rischia di alimentare ulteriore confusione e sfiducia nelle istituzioni. È un tema delicato, credo sia importante mettere da parte le ideologie a favore di un approccio più equilibrato, che tenga conto della situazione drammatica che abbiamo vissuto e delle misure adottate per fronteggiarla. È anche una questione di rispetto per i morti, per chi ha perso persone care, o chi ha lottato in prima linea per salvare quante più vite possibili”.