Caso DeepSeek: l’Italia indaga, OpenAi accusa, Alibaba rilancia. Cos’è Qwen2.5 Max

È dapprima piombata come un fulmine a ciel sereno sul mercato, spaventando la concorrenza americana e promettendo una rivoluzione.

DeepSeek, l'indagine di Pasquale Stanzione, presidente dell'Autorità
Caso DeepSeek: l’Italia indaga, OpenAi accusa, Alibaba rilancia. Cos’è Qwen2.5 Max (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il mondo intero è concentrato sugli sviluppi dell’Intelligenza artificiale low cost di DeepSeek. Sia a livello globale sia in Italia ci sono già le prime importanti reazioni tra le accuse di OpenAi, la nuova Ia targata Alibaba ed il fascicolo aperto dal Garante per la privacy italiano.

Partiamo proprio dal caso del colosso statunitense OpenAi, proprietario della famosa ChatGpt. Gli americani hanno accusato il rivale cinese DeepSeek di aver utilizzato i propri modelli di apprendimento per lo sviluppo della propria Intelligenza Artificiale. In campo ci sarebbe anche Microsoft, impegnata a verificare se i dati di OpenAi siano stati utilizzati senza autorizzazione.

Alibaba lancia la sua Ia: ecco Qwen2.5 Max

Bisogna ricordare che la rivoluzione promessa da DeepSeek starebbe nell’essere riusciti a sviluppare un’Ia in grado di competere con ChatGpt utilizzando molta meno hardware dei competitor. In particolare, per l’addestramento dell’Intelligenza artificiale, i cinesi avrebbero usato molti meno componenti Nvidia rispetto a OpenAi e alle altre aziende. Ciò ha causato un crollo in borsa di Nvidia, che ha bruciato in poche ore 600 miliardi di dollari.

Una scelta obbligata quella di DeepSeek, che ha acquistato i chip prima che il governo impedisse alle aziende americane di esportare i componenti in Cina. Oltre a questo, DeepSeek ha anche diffuso la versione open source della propria Ia. Dunque, i suoi segreti sono accessibili a tutti. Proprio in quei codici OpenAi avrebbe trovato prove che la start-up cinese ha utilizzato i modelli proprietari dell’azienda statunitense per addestrare il proprio.

Tutto ruoterebbe attorno a tecniche di distillazione, utilizzate dagli sviluppatori per ottenere prestazioni migliori su modelli più piccoli utilizzando i risultati di modelli più grandi e più capaci. Tanto che dalla Casa Bianca stanno ipotizzando un furto di proprietà intellettuale. Il tutto mentre il colosso dell’e-commerce cinese Alibaba ha annunciato il lancio di una nuova versione della sua Intelligenza artificiale, nota come Qwen2.5 Max.

Alibaba, colosso e-commerce cinese
AliBaba lancia la sua Ia: ecco Qwen2.5 Max (ANSA FOTO) – Notizie.com

Un attacco incrociato, una guerra fredda dell’Ia, contro il predominio statunitense. Intanto, in Italia DeepSeek non è più disponile sull’App Store di Apple e sul Play Store di Google. Aprendo il sito del chatbot compare l’avviso in inglese “a causa di attacchi malevoli su larga scala ai servizi di DeepSeek, la registrazione potrebbe essere occupata” che invita ad “attendere e riprovare“, mentre “gli utenti registrati possono accedere normalmente“.

L’oscuramento potrebbe essere il risultato dell’apertura di un fascicolo su DeepSeek da parte del Garante per la protezione dei dati personali. L’Autorità italiana ha chiesto informazioni a Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e a Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società che forniscono il servizio.

Il Garante per la Privacy: “Chiarire le informazioni sul trattamento dei dati”

L’Autorità, considerato l’eventuale alto rischio per i dati di milioni di persone in Italia, ha chiesto alle due società e alle loro affiliate di confermare quali siano i dati personali raccolti, da quali fonti, per quali finalità, quale sia la base giuridica del trattamento, e se siano conservati su server collocati in Cina. Entro 20 giorni le società dovranno fornire all’Autorità le informazioni richieste.

DeepSeek su smartphone
Il Garante per la Privacy: “Chiarire le informazioni sul trattamento dei dati” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il Garante – ha fatto sapere in una nota l’Autorità presieduta da Pasquale Stanzioneha chiesto alle società che tipo di informazioni vengano utilizzate per addestrare il sistema di Intelligenza artificiale e, nel caso in cui i dati personali siano raccolti attraverso attività di web scraping, di chiarire come gli utenti iscritti e quelli non iscritti al servizio siano stati o vengano informati sul trattamento dei loro dati”.

Gestione cookie