Il rapper, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, è stato iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere nell’inchiesta “Doppia Curva”
L’indagine, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, mira a fare luce sugli affari criminali del mondo ultrà milanese, sia interista che milanista (da qui il nome “doppia curva”). A fine settembre, ci fu l’emissione di 19 misure cautelari che praticamente azzerarono il tifo ultrà in seno alle due curve di San Siro.
Ora anche il coinvolgimento di Emis Killa, che tra due settimane dovrà salire sul palco di Sanremo con la sua “Demoni”. Il rapper 35enne era già stato coinvolto nell’indagine, quando la mattina del 30 settembre i poliziotti della squadra mobile di Milano avevano perquisito la sua casa di Vimercate. Scoprendo un piccolo arsenale: sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un taser e quasi 40mila euro in contanti.
Il questore Bruno Megale, infatti, firmò un Daspo nei suoi confronti. Vale a dire: il divieto di entrare in qualsiasi stadio per assistere a manifestazione sportive, per la durata di tre anni. Le indagini della mobile hanno portato alla luce gli stretti rapporti che Killa intrattiene con il capo ultrà milanista Luca Lucci, detto “la belva”. Il quale si trova ora in carcere per traffico di droga e tentato omicidio.
L’11 aprile scorso, inoltre, Emis Killa avrebbe assistito al pestaggio di uno steward all’interno dello stadio Meazza, durante Milan-Roma. In quell’occasione, Killa era stato identificato dalla polizia assieme ad altri 14 ultrà della curva rossonera. Lo steward si era “macchiato” della “colpa” di aver tentato di fermare l’ingresso a due di loro che volevano entrare con un solo biglietto. Le telecamere lo riprendono mentre il rapper osserva l’aggressione, prima di essere accompagnato in curva.
Emis Killa è un noto tifoso milanista, ben conosciuto all’interno degli ambienti della Curva Sud. Tanto da essere, appunto, amico di Luca Lucci. Il 26 dicembre del 2022, i poliziotti della mobile lo fotografano mentre partecipa, nella casa di quest’ultimo, a una cena natalizia. Vicino a lui, altri nomi ben noti alla procura milanese e alle forze dell’ordine: Islam Hagag, amico di Fedez; Rosario Calabria, legato a doppio filo con le cosche della ‘ndrangheta; Daniele Cataldo, accusato del tentato omicidio del “rivale” di Lucci, Enzo Anghinelli.
Si tratta delle stesse persone con cui, il primo aprile del 2023, Killa viene fotografato a Cologno Monzese, fuori dal bar gestito da Lucci. I rapporti col mondo ultrà non si esauriscono qui: sui social, gli investigatori hanno raccolto numerose fotografie che ritraggono Killa con altri personaggi legati al mondo criminale calabrese. Come Alfonso Cuturello e Antonio Favasuli.
Inoltre, come appurato dagli stessi poliziotti, la sera del 17 agosto 2024, il rapper si trovava in uno skybox al primo anello di San Siro assieme allo stesso Luca Lucci. Il quale, proprio quella sera, faceva il suo “grande ritorno” allo stadio dopo che i giudici avevano deciso di dargli questa possibilità dopo anni. Un ritorno che viene accolto da un grande striscione in Curva Sud: “Il joker ride sempre”.