Milioni di pillole di ogni colore e grandezza. Realizzate in laboratori sotterranei. Da operatori sottopagati collegati a gruppi criminali nelle cui casse confluivano fiumi di denaro.
Si potrebbe pensare che il commercio e gli scambi avvengano sul dark web o su deep web, ma è molto più semplice di così. Bastano dei semplicissimi e-commerce, o delle inserzioni sui social media. Dopo pochi giorni, la merce richiesta arriva a casa.
Generando un altissimo pericolo per la salute di chi assume quelle compresse e mandando in tilt i mercati. È esploso, in Italia come in tutta Europa, il commercio dei farmaci contraffatti. E ce n’è per tutti: dalle sostanze dopanti mascherate da integratori alle forniture mediche contro il Covid; dagli oppioidi agli antivirali; dai rimedi per la disfunzione erettile ai farmaci per il dimagrimento.
Un business enorme al centro dell’operazione Shield V. In campo le autorità di polizia, giudiziarie, doganali, mediche e antidoping di 30 Paesi coordinate da Europol e Olaf, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode. Impressionanti i numeri della lotta alla criminalità farmaceutica. 418 persone arrestate o denunciate, 52 gruppi criminali indagati, 4 laboratori sotterranei smantellati. Sono poi stati sequestrati prodotti per oltre 11 milioni di euro.
Individuate 426.016 confezioni illegali di prodotti farmaceutici illegali, 4.111 chilogrammi di polvere e materia prima, 108 litri di principio attivo, 174.968 fiale e ampolle, oltre 4.683 .426 compresse e pillole. Sono inoltre stati effettuati 4.083 controlli antidoping. “I trafficanti – ha detto Ville Itälä, direttore generale dell’Olaf – mettono a repentaglio in modo sconsiderato la salute delle persone per ottenere un profitto rapido, una realtà che non possiamo ignorare. Per proteggere i cittadini europei, la cooperazione è essenziale”.
L’operazione Shield è stata guidata dalle autorità di polizia francesi, greche, italiane e spagnole. La criminalità farmaceutica ha un impatto diretto sulla salute e la sicurezza pubblica, poiché colpisce individui, comunità e sistemi sanitari nazionali. Genera enormi perdite finanziarie per le aziende, mina la credibilità dei marchi e mette anche a repentaglio gli investimenti nella ricerca.
Dietro i medicinali illeciti e le sostanze dopanti ci sono reti di criminalità organizzata che vendono prodotti farmaceutici scadenti, falsamente etichettati o falsificati, nonché prodotti dirottati dalla filiera di distribuzione legale. L’Europol in queste ore ha anche pubblicato un dossier intitolato La minaccia della criminalità farmaceutica nell’Ue e oltre. “Il mercato illecito di prodotti farmaceutici e sanitari contraffatti è globale e in crescita. – si legge – Le reti criminali che operano nell’Ue sono coinvolti nell’importazione, nell’esportazione e nella produzione di prodotti illeciti”.
I social media rappresenterebbero la piattaforma principale per vendere farmaci falsi, sia da prescrizione sia da banco, nonché altri prodotti come gli integratori. Sotto osservazione in particolare gli anticonvulsanti o antiepilettici, gli oppioidi sintetici (come il tramadol cloridrato e il fentanil), gli antitumorali, i farmaci per la disfunzione erettile, la pseudoefedrina. E poi le sostanze dopanti (ormoni e regolatori metabolici), antidolorifici, antiestrogeni, antivirali, ipnotici, antistaminici e ansiolitici.
La tendenza è quella di cercare prodotti medicinali e sanitari senza una previa consultazione medica o professionale. Altra tendenza preoccupante l’uso improprio di farmaci prescritti come il semaglutide, principalmente prescritto per trattare il diabete, ma sempre più abusato da parte di individui per perdere peso. L’elevata domanda sta creando gravi carenze globali per chi soffre realmente di diabete.
Non solo, c’è anche il caso delle penne per il diabete contraffatte che possono contenere quantità errate o insufficienti di principio attivo, rendendolo inefficace nella gestione dei livelli di zucchero nel sangue o nell’assistenza nella perdita di peso. L’uso di penne contraffatte può aumentare i rischi di complicanze. Anche l’ampio uso di farmaci che migliorano le prestazioni (i cosiddetti roids) per aumentare la massa muscolare è in aumento, all’interno della comunità del bodybuilding, sia a livello amatoriale sia professionale.
Questi prodotti sono spesso distribuiti ed etichettati come “integratori alimentari” o “altre vitamine”, il che generalmente rende il rilevamento più difficile. Nel maggio 2024, le autorità italiane hanno perquisito la base logistica di un gruppo criminale che operava da San Marino. Gli investigatori hanno identificato un laboratorio sotterraneo rurale istituito per la produzione, l’etichettatura e il confezionamento di prodotti dopanti. La polizia ha sequestrato grandi quantità di sostanze dopanti sotto forma di fiale, compresse, capsule, bottiglie e imballaggi. Tutti destinati alla vendita in Italia.