Disastro aereo nei cieli di Washington, soccorsi al lavoro nel fiume gelido. Trump: “Perché l’elicottero non ha virato?”

Sono almeno 18 i corpi recuperati fino a questo momento nel fiume Potomac a Washington, capitale degli Usa, a seguito del disastro aereo avvenuto poche ore fa.

Le ricerche nel Potomac dopo il disastro aereo
Disastro aereo nei cieli di Washington, soccorsi al lavoro nel fiume gelido. Trump: “Perché l’elicottero non ha virato?” (ANSA FOTO) – Notizie.com

L’incidente ha coinvolto un Bombardier Crj700 della compagnia aerea statunitense American Airlines ed un elicottero Blackhawk dell’esercito degli Stati Uniti. A bordo dell’aereo 64 persone, compresi 4 membri dell’equipaggio, 3 militari invece sull’elicottero Sikorsky H-60.

Stando alle prime ricostruzioni il Bombardier era in fase di atterraggio: sia l’aereo sia l’elicottero dopo lo schianto in quota si sono inabissati nelle gelide acque del fiume. I soccorsi, circa 300 persone al lavoro in condizioni estreme, sono riusciti a salvare 4 persone ma ormai sono minime le speranze di trovare altri superstiti. L’Fbi ha escluso un atto di terrorismo, lo scalo aereo è chiuso e lo sarà almeno fino alle 17 di oggi. Il momento dello schianto è stato ripreso da una webcam.

Il presidente: “Tragedia poteva essere prevenuta”

Dalle immagini si notano i due velivoli avvicinarsi pericolosamente per poi sparire in una palla di fuoco. Il volo Aa5342 della compagnia regionale Psa, che opera per American Airlines, era partito da Wichita in Kansas. Dalla torre di controllo poco prima dell’incidente è partito un allarme. “Path 25 avete il jet in vista” ha affermato un controllore di volo ed un pilota ha risposto: “Torre, l’avete visto?“.

È una notte limpida, – ha commentato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump – le luci dell’aereo erano luminose: perché l’elicottero non ha guadagnato o perso quota, o non ha virato? Perché la torre di controllo non ha detto all’elicottero cosa fare anziché chiedere se avessero visto l’aereo? Questa è una brutta situazione che sembra dovesse essere prevenuta”. Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha annunciato che il Pentagono ha avviato un’indagine in merito alle dinamiche dell’incidente.

I vigili del fuoco: “Pericoloso e difficile lavorare”

I familiari dei passeggeri in attesa all’aeroporto hanno raggiunto la zona del fiume in cui si sono inabissati i relitti. Come già accennato, al lavoro ci sono centinaia di soccorritori tra vigili del fuoco e guardia costiera. Il capo dei pompieri di Washington John Donnelly ha parlato di un’operazione altamente complessa, con condizioni estreme. “L’acqua in cui stiamo operando – ha detto Donnelly – è profonda circa due metri e mezzo, c’è vento, ci sono pezzi di ghiaccio, quindi è pericoloso e difficile lavorare”.

Ricerche nel fiume Potomac dopo l'incidente
I vigili del fuoco: “Pericoloso e difficile lavorare” (ANSA FOTO) – Notizie.com

La sindaca Muriel Bowser ha confermato che sia l’aereo sia l’elicottero “sono nelle acque” del fiume Potomac. ”L’obiettivo ora è salvare le persone, ed è quello su cui si concentra tutto il nostro personale“, ha aggiunto Bowser. Il Ministero degli Affari esteri e l’Ambasciata italiana negli Stati Uniti monitorano la situazione. Lo ha riferito la Farnesina tramite un messaggio pubblicato sulla piattaforma social X, secondo cui anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani segue gli sviluppi. Il Ministero ha invitato a contattare l’ambasciata a Washington in caso di emergenze o segnalazioni.

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