Il tentativo di furto del monopattino, poi l’aggressione e la rissa. È spuntato fuori un coltello. Un fendente al petto è stato fatale per Ange Jordan Tchombiap, 19enne originario del Camerun.
La tragedia è avvenuta nella tarda mattinata di ieri a Tortona, non lontano da Alessandria. Ange Jordan è stato ucciso, stando alle prime ricostruzioni, poiché qualcuno voleva portargli via il suo monopattino.
Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Tortona, guidati dal capitano Gianluca Bellotti, e la Procura della Repubblica di Alessandria. Nelle scorse ore è stato fermato e portato in caserma un coetaneo della vittima, un 20enne magrebino, sospettato di essere l’assassino del camerunense. La sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria e la svolta nelle indagini potrebbe essere vicina.
Sono molti i punti da chiarire nella vicenda
“Ci ha avvertito un nostro collaboratore. – ha raccontato Remo Grasso, direttore della struttura di accoglienza che ospitava il 29enne – Mentre passava vicino alla stazione Ange è stato aggredito da chi cercava di rubargli il monopattino. Una coltellata l’ha colpito al petto. Dall’ospedale ci hanno poi detto che era morto. Purtroppo tutti sanno che alla stazione di Tortona c’è da tempo una situazione di degrado”.
Sono molti i punti da chiarire nella vicenda. Ange Jordan Tchombiap era regolare in Italia, e viveva nel centro di accoglienza di Isola Sant’Antonio a nord di Tortona. I militari stanno cercando di ricostruire le ultime ore della vittima fino alla rissa, grazie anche alle immagini della videosorveglianza e ad alcune testimonianze. La rissa è avvenuta poco prima delle 13 sullo spiazzo davanti alla stazione ferroviaria, piazza Fiume, sui sanpietrini che portano verso il centro.
L’Aps Cambalache: “Morto per mancata sicurezza”
Sono stati i passanti a segnalare ai carabinieri la violenta colluttazione in corso. Giunte sul posto le forze dell’ordine hanno trovato Ange Jordan a terra in un lago di sangue. Trasportato d’urgenza in ambulanza al pronto soccorso, il ragazzo non ce l’ha fatta. Le prime informazioni raccolte dai passanti hanno fatto parlare di tre persone coinvolte, poi il cerchio per il delitto si è ristretto a due. La vittima e un altro giovane, il sospettato.
Sul caso in queste ore è intervenuta anche l’Aps Cambalache, attiva nell’accoglienza e nell’assistenza di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale proprio nell’Alessandrino. “Non abbiamo avuto l’onore di conoscerlo, – hanno fatto sapere dall’Aps – ma possiamo immaginare quale sia stato il suo percorso per arrivare fino a qui. Riteniamo ingiusto che sia morto ieri, a soli 19 anni, per mancata sicurezza, in un Paese dove cercava pace e serenità. Il nostro pensiero va ai suoi famigliari, ai suoi amici e agli operatori del centro di accoglienza che lo hanno accolto. In viaggio, in mare, in Europa: troppe morti, troppi sogni infranti, troppi diritti negati”.