“I dazi all’Europa? Arriveranno molto presto”, parola di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti ha sgomberato il campo da possibili equivoci, confermando le voci che hanno allarmato in queste ore il vecchio continente.
La questione ruota attorno al fatto che l’Europa esporta molti più prodotti di quanti ne importa dagli Usa. Dunque, a differenza di quanto annunciato dalla Casa Bianca per Canada, Messico e Cina, si tratterebbe di una sorta di riequilibrio.
“Hanno davvero approfittato degli Usa. – ha detto Trump, riferendosi all’Europa – Non prendono le nostre auto, non prendono i nostri prodotti agricoli. Non prendono quasi nulla e noi prendiamo tutto, da milioni di auto alle enormi quantità di cibo e prodotti agricoli. Gli Stati Uniti sono stati derubati da praticamente ogni Paese del mondo. Cambieremo la situazione, è ingiusto”.
L’Italia, ad esempio, importa dagli Stati Uniti soprattutto prodotti energetici, mentre il ventaglio dell’export è molto ampio. Eventuali dazi potrebbero perciò danneggiare moltissime aziende del Made in Italy. La premier Giorgia Meloni sarebbe impegnata in queste ore a cercare una mediazione tra Usa e Unione europea. I provvedimenti potrebbero riguardare anche il Regno Unito, che il tycoon ha giudicato “fuori linea”.
Diverso il caso di Cina, Messico e Canada. Alcuni media, come il Wall Street Journal, hanno attaccato Trump sui dazi pronti a partire. Il presidente ha però risposto che “chiunque ami e abbia fiducia negli Stati Uniti è a favore delle tariffe. Queste persone o entità sono controllate dalla Cina o da altre compagnie straniere e locali”. Per la prima volta dopo giorni di scontri, però, Trump ha anche ammesso: “Farà male? Forse sì e forse no. Ma renderemo di nuovo grande l’America e ne varrà la pena”.
Elon Musk: “Gente d’Europa: unitevi al movimento Mega”
Nelle scorse ore il tycoon ha anche annunciato colloqui con Canada e Messico, con i quali questa mattina intende discutere dei dazi doganali del 25% imposti sui prodotti provenienti dai due Paesi. Saranno dialoghi non semplici quelli con il premier canadese Justin Trudeau e la presidente messicana Claudia Sheinbaum. Proprio quest’ultima, respingendo le accuse degli Usa secondo cui il governo avrebbe “legami con i cartelli della droga”, ha avvertito: “Le tariffe avranno un grave impatto sulle economiche Usa e del Messico”.
Tornando al caso dell’Europa, anche l’imprenditore Elon Musk sta entrando a gamba tesa nelle politiche degli Stati Ue. Il patron di Tesla, X e SpaceX ha deciso di lanciare ufficialmente il movimento Mega (Make Europe great again) per l’Europa, con un evidente riferimento al celebre slogan di Donald Trump. “Gente d’Europa: unitevi al movimento Mega“, ha scritto in un post. Non è chiaro l’intento di Musk, che ha anche fatto un endorsment al partito di estrema destra tedesco Afd e attaccato il governo laburista in Gran Bretagna.