Donald Trump ha chiesto all’Ucraina le sue terre rare in cambio degli aiuti Usa contro la Russia. Cosa sono e perché sono così importanti.
Nel mirino del motto Make America Great Again finisce anche Kiev. Il tycoon ha proposto all’Ucraina di garantire agli Usa le sue terre rare, in cambio del loro aiuto nella guerra contro la Russia. L’obiettivo del tycoon è garantire al suo Paese gli approvvigionamenti minerari: una mossa da vero businessman, che però potrebbe comportare alcune conseguenze.
Ma cosa sono le terre rare? Il loro acronimo scientifico è REE (Rare Earth Metals) e si tratta di un gruppo di 17 elementi che fanno parte della famiglia dei metalli. A loro volta si dividono in base al peso atomico, tra quelle leggere, medie e pesanti. Sono i seguenti: Olmio, Praseodimio, Tulio, Disprosio, Cerio, Neodimio, Erbio, Lantanio, Terbio, Europio, Samario, Promezio, Gadolinio, Itterbio e Lutezio.
Si chiamano terre tare perché sono difficili da individuare e anche da estrarre e lavorare. Questi metalli sono estremamente importanti per l’economia del presente e del futuro, perché vengono utilizzati nell’energia rinnovabile, oltre che nell’economia militare (nel caso dei radar) ed aerospaziale. Ma anche nel commercio delle auto elettriche, nella fibra ottica e nella produzione degli smartphone, dei pannelli solari, nella produzione di Tv ed LCD.
Insomma: averle, per gli Usa sarebbe di fondamentale importanza per gli investimenti nella transizione energetica e anche nella ricerca medica, visto che le terre rare sono fondamentali, ad esempio, anche per i macchinari delle risonanze magnetiche.
Nel breve e lungo periodo le terre rare diventeranno sempre più necessarie per investire nella transizione energetica. Attualmente la Cina è il primo Paese esportatore di questi 17 elementi. Va da sé quindi, che Donald Trump ha intenzione di utilizzare le risorse minerarie dell’Ucraina sia per tenere testa a Pechino, sia per rivenderle agli altri Paesi del mondo.
Un accordo con il presidente Volodymyr Zelensky potrebbe rivelarsi di primaria importanza per l’economia Usa. Il sottosuolo dell’Ucraina infatti, contiene il 5% del totale di tutte le risorse del Pianeta.
Prima che cominciasse la guerra con la Russia, aveva attivi circa 20mila depositi minerari. L’Ucraina possiede poi, il 7% delle riserve mondiali di titanio, che viene usato nell’industria militare, marittima, aerospaziale, medica e automobilistica.
Il crescente utilizzo di terre rare nei vari settori però, comporta un numero altissimo di processi di estrazione che sono complessi e inquinanti. Le tecniche di lavorazione poi, variano a seconda del materiale estratto, ma producono molti rifiuti.
L’altra conseguenza di un eventuale accordo commerciale tra Trump e Zelensky sulle terre rare dell’Ucraina in cambio dell’aiuto Usa contro Mosca, è ovviamente politico. Perché potrebbe comportare il deterioramento dei rapporti tra la Russia e gli Stati Uniti.
A proposito di questo, si è già espresso il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. “Se vuole contribuire alla fine di questo conflitto”, è meglio che Donald Trump “non fornisca aiuti” a Kiev.