“Quante scosse, una dietro l’altra”. “Seconda scossa di terremoto ai Campi Flegrei in circa mezz’ora”. “A Fuorigrotta sentite bene, una mattinata con le scrivanie tremanti in ufficio. la terra non la smette di ballare da venti minuti”.
Sono solo alcune delle testimonianze che in queste ore si leggono sui social media. L’area dei Campi Flegrei, in Campania, è stata investita in queste ore da un nuovo sciame sismico che ha portato a registrare 16 scosse di terremoto in poco più di un’ora.
Le scosse, tutte tra magnitudo 1 e 3.1, sono state rilevate dall’Osservatorio Vesuviano, la sede napoletana dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) a partire dalle 8 e 10 circa di questa mattina. Lo sciame è stato avvertito anche in tutti i Comuni flegrei e a Fuorigrotta, area occidentale di Napoli. Le 16 scosse ravvicinate stanno creando molti timori nella popolazione in un’area dove da mesi è in atto il fenomeno del bradisismo.
Il terremoto più forte al momento è avvenuto alle 8 e 52 nell’area Pisciarelli, nelle vicinanza della Solfatara. La magnitudo registrata è di 3.1 per una profondità di 3 chilometri. Scosse superficiali, quindi, e per questo motivo ben avvertite dagli abitanti della zona nonostante la magnitudo relativamente bassa. L’ultimo sciame sismico era stato registrato appena poche settimane fa, tra il 17 ed il 18 gennaio. In quel caso la terra aveva tremato 6 volte in 2 giorni.
“Le scosse sono state avvertite, si sono verificate in coincidenza con l’orario di ingresso delle scuole, quindi in qualche istituto lo stesso ingresso è stato ritardato. – ha detto il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni – Al momento ci sono verifiche in corso sul territorio da parte della Protezione civile regionale e della polizia municipale”. L’amministrazione ha inoltre fatto sapere che “segue da vicino l’evolversi dello sciame sismico in atto e fornirà successivi aggiornamenti fino a conclusione del fenomeno”.
Ancora in precedenza, i Campi Flegrei avevano tremato a inizio dicembre. L’attuale crisi bradisismica, che comporta un sollevamento del suolo, è in corso da circa 19 anni. Lo scorso anno erano risuonati diversi campanelli d’allarme, con il governo e le istituzioni locali impegnati a sensibilizzare la popolazione e preparare piani in caso di emergenza.
Mastrolorenzo (Ingv): “Un’illusione che il bradisismo stesse rientrando”
“Sui meccanismi non possiamo dire molto perché non conosciamo nel dettaglio l’assetto strutturale e quali sono le faglie presenti in quest’area. – ci aveva spiegato Giuseppe Mastrolorenzo, primo ricercatore Ingv – Man mano che si verificano i terremoti individuiamo quali sono le zone più attive. L’illusione che il bradisismo stesse rientrando perché si era abbassato il livello di sollevamento era, appunto, solo un’illusione. Non abbiamo una teoria adeguatamente verificata”.
Secondo il primo ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia “possiamo aspettarci tutto, qualsiasi evoluzione. Ed anche terremoti più forti. Quando c’è la deformazione, reagisce tutta l’area deformata. L’accumulo di sforzo si può rilasciare in tutta l’area nella quale in passato ci sono stati terremoti. Contrariamente a quello che alcuni erroneamente hanno sostenuto, conosciamo veramente poco dei processi bradisismici, della loro causa, della loro evoluzione. Il fenomeno potrebbe concludersi a breve o continuare per anni se non decenni”.