L’idea di Trump: “Gaza riviera del Medio Oriente. I palestinesi non dovrebbero più tornare”. Netanyahu gli sorride: “Sei il nostro migliore amico”

La Striscia che diventa la riviera del Medio Oriente; i palestinesi che dovrebbero lasciare per sempre Gaza; il Consiglio Onu “antisemita”; il più grande amico di Israele.

Netanyahu e Trump
L’idea di Trump: “Gaza riviera del Medio Oriente. I palestinesi non dovrebbero più tornare”. Netanyahu gli sorride: “Sei il nostro migliore amico” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Sono solo alcuni dei temi e delle dichiarazioni emerse ieri dal vertice alla Casa Bianca tra il presidente Usa Donald Trump ed il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Risultanze già ampiamente criticate da chi attendeva l’incontro come risolutivo dei conflitti in Medio Oriente.

Il tycoon, che ha anche annunciato che visiterà la Striscia, ha detto che gli Stati Uniti dovrebbero prendere il controllo di Gaza. Ed è andato avanti nel suo progetto di trasferire tutti i palestinesi altrove. “Gaza diventerà la riviera del Medio Oriente. – ha detto Trump – I palestinesi dovrebbero lasciare Gaza per sempre. Il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani è antisemita“. Il presidente ha firmato ieri anche un ordine esecutivo per fare uscire gli Stati Uniti dall’organismo Onu.

Trump: “Livelleremo il sito e ci libereremo degli edifici distrutti”

Sei l’amico migliore che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca”, ha detto il premier israeliano a Trump. Netanyahu ha sorriso più volte mentre il presidente illustrava un piano per costruire nuovi insediamenti per i palestinesi fuori dalla Striscia. Gli Stati Uniti dovrebbero assumersi la responsabilità della riqualificazione del territorio devastato dalla guerra. “Saremo responsabili dello smantellamento di tutte le bombe inesplose. Livelleremo il sito e ci libereremo degli edifici distrutti. – ha spiegato Trump – Lo spianeremo, creeremo uno sviluppo economico che fornirà un numero illimitato di posti di lavoro”.

Hamas, che ha scatenato la guerra con il suo attacco a Israele del 7 ottobre 2023, ha affermato che la proposta di Trump è una “ricetta per creare caos e tensione nella regione“. Nel suo attacco contro lo Stato ebraico, Hamas ha ucciso circa 1.200 persone, principalmente civili, e ha preso circa 250 ostaggi. Il conseguente conflitto ha portato alla morte di oltre 47mila palestinesi, più della metà dei quali donne e bambini. La guerra ha lasciato diverse città in rovina. Ha costretto circa il 90% della popolazione di Gaza, che conta 2,3 milioni di persone, a spostarsi.

Critiche da Arabia Saudita, Egitto e Giordania

Il piano Trump di prendere il controllo di Gaza e trasferire per sempre i palestinesi è stato accolto come un “miracolo” dai Ministri del governo israeliano. Critiche sono giunte invece dall’Arabia Saudita. Ferma sulla sua posizione di creare uno stato palestinese indipendente. Anche Egitto, Giordania e altri alleati americani in Medio Oriente hanno già respinto l’idea di trasferire più di 2 milioni di palestinesi da Gaza altrove nella regione.

Benjamin Netanyahu
Critiche da Arabia Saudita, Egitto e Giordania (ANSA FOTO) – Notizie.com

Bisogna ricordare che attualmente tra Israele e Hamas è in atto una tregua che prevede lo scambio di ostaggi e prigionieri. In queste ore stanno riprendendo i colloqui per la seconda fase del cessate il fuoco. La rappresentante democratica Rashida Tlaib, una palestinese americana membro del Congresso del Michigan, ha accusato Trump di “chiedere apertamente la pulizia etnica“.

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