Gaza la guerra va avanti, ma si tratta: liberati 3 israeliani e 183 palestinesi

La guerra va avanti sulla Striscia di Gaza, ma con degli aggiornamenti significativi che sembrano parlare di un’intesa tra le due parti con ostaggi liberati da una parte e dall’altra.

uomo con bandiere di israele e un cartellone
Gaza la guerra va avanti, ma si tratta: liberati 3 israeliani e 183 palestinesi (ANSA) Notizie.com

Il quinto scambio di prigionieri porterà alla liberazione di 3 israeliani al posto di 183 palestinesi con il passaggio alla Croce Rossa. Hamas ha annunciato che saranno tre i civili rilasciati e cioè Eli Sharabi, Ohad Ben Ami e Or Levy. Questi sono stati fatti salire sul palcoscenico dai terroristi durante l’annuncio che è stato diffuso poi online. La firma del rilascio è avvenuta in presenza della Croce Rossa.

Intanto l’aeronautica militare israeliana è al lavoro per definire l’accoglienza degli ostaggi come riportato dall’Idf in una nota ufficiale. La Difesa ha diffuso un video che mostra gli elicotteri che porteranno in salvo i tre ostaggi direttamente nel centro di Israele in ospedale dove verrà effettuato un controllo iniziale delle condizioni di salute per valutare la loro condizione.

Questo episodio non definisce di certo la fine della guerra, ma rappresenta un passo in avanti verso il negoziato tra le due parti con la speranza che possa essere un’apertura distensiva verso il futuro. Nelle prossime ore saranno definiti ulteriori dettagli che ci apriranno le porte verso un futuro che al momento non ha dei confini ben delineati.

Liberati tre ostaggi israeliani, tutti i dettagli

L’episodio più delicato che ruota attorno alla liberazione dei tre ostaggi israeliani è legato soprattutto alla figura di Or Levy. L’uomo, viene specificato, potrebbe non sapere che sua moglie è stata uccisa da Hamas e pensi di trovarla ad abbracciarlo. La donna, Einav, è stata uccisa il 7 ottobre del 2023.

manifestazione
Liberati tre ostaggi israeliani, tutti i dettagli (ANSA) Notizie.com

La madre, Geula Levy, ha affermato: “Non sappiamo se Or sappia che sua moglie è stata uccisa, ma da quello che abbiamo sentito i terroristi si sono divertiti davvero a dire agli ostaggi che i loro cari erano stati uccisi e a causare dolore e sofferenza“. Einav, il figlio di Or, però è vivo ed è stato affidato ai nonni, ora ha tre anni.

Sono particolari che ci raccontano la drammaticità della guerra e le difficoltà che ruotano attorno a una situazione in bilico e ancora piena di interrogativi. Con la speranza però che alcune evoluzioni possano portare alla chiusura di tragedie familiari come questa che al momento non possiamo di certo considerare all’epilogo. Vedremo se nelle prossime ore arriveranno ulteriori novità in merito al rilascio degli ostaggi e a ciò che ne seguirà successivamente.

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