Brutta sorpresa per i prossimi pagamenti Naspi: beffa per tutti i disoccupati

Alcuni lavoratori e molti disoccupati che percepiscono la Naspi potrebbero avere una riduzione degli importi mensili: il motivo e chi sarà coinvolto.

Non arrivano buone notizie per alcune categorie di lavoratori dipendenti e diversi disoccupati che percepiscono la Naspi, ossia l’indennità di disoccupazione erogata dall’Inps per chi rispetta specifici requisiti imposti dalla normativa.

Disoccupato
Brutta sorpresa per i prossimi pagamenti Naspi: beffa per tutti i disoccupati (Notizie.com)

Il nuovo taglio del cuneo fiscale, difatti, potrebbe avere delle pesanti conseguenze sugli importi percepiti che potrebbero scendere di oltre mille euro in un solo anno. Capiamo nel dettaglio perché potrebbe accadere tutto questo e quali sono le categorie di lavoratori dipendenti e disoccupati interessati dal nuovo taglio del cuneo fiscale.

Nuovo taglio del cuneo fiscale, cosa accadrà ad alcuni lavoratori e percettori di Naspi

Il nuovo taglio del cuneo fiscale, confermato dal Governo, potrebbe comportare la perdita di 100 euro al mese per alcuni lavoratori dipendenti e diversi disoccupati che percepiscono la Naspi. A “saltare” sarebbe il cosiddetto “ex bonus Renzi”, contributo integrativo riconosciuto ai lavoratori dipendenti con un reddito non superiore ai 28mila euro ed un’imposta lorda superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Il bonus è anche rivolto ai percettori di prestazioni Inps assimilate al lavoro dipendente, come la Naspi.

Euro forbici
Nuovo taglio del cuneo fiscale, cosa accadrà ad alcuni lavoratori e percettori di Naspi (Notizie.com)

Con il nuovo taglio del cuneo fiscale, che non verrà calcolato più sui contributi, i lavoratori pagheranno meno tasse ricevendo un bonus direttamente sulla busta paga, una somma netta che deve essere aggiunta dopo il calcolo dell’Irpef. Sembrerebbe un qualcosa di positivo, dato che si pagheranno meno tasse, ma in realtà il meccanismo andrebbe a penalizzare i lavoratori ed i percettori di Naspi con redditi sotto i 9mila euro annui. Questo perché non potrebbero più essere definiti “capienti”, ossia con un’imposta lorda superiore alle detrazioni per lavoro dipendente, ma “incapienti”, dunque con un’imposta più bassa.

Non essere più considerati “capienti”, requisito fondamentale per avere diritto all’ex bonus Renzi, farebbe perdere il trattamento integrativo a queste categorie di lavoratori e percettori di Naspi. Essendo pari a 100 euro mensili, si parlerebbe di una perdita di 1.200 euro all’anno. Un problema che, secondo i calcoli della Cgil, come riporta Fanpage, riguarderebbe solo chi ha un reddito inferiore ai 9mila euro, sopra questa soglia la problematica non si ripresenterebbe.

La riduzione, per quanto riguarda i disoccupati, coinvolgerà coloro i quali alternano periodi di lavoro a periodi di disoccupazione, come ad esempio i lavoratori stagionali o chi ha un contratto di somministrazione. Ribadiamo, però, che ad essere ridotto non sarebbe l’importo della Naspi, che per il 2025 è stato aggiornato, bensì la diminuzione delle somme percepite annualmente sarebbe legata allo stop dell’erogazione dell’ex bonus Renzi.

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