Il picco dell’influenza sembrava passato eppure in Italia continua a far paura, questo anche a causa delle conseguenze che sembrano essere più forti di quanto ci si potesse aspettare.
I numeri che arrivano dal Sistema di Sorveglianza Influnet sono molto preoccupanti e parlano di oltre 6.5 milioni di italiani colpiti dall’influenza. L’incidenza, in questo inverno, è stata molto alta soprattutto tra i bambini sotto i cinque anni con 43.6 casi per mille assistiti e anche ovviamente degli anziani sopra i 65 anni considerati tra i soggetti maggiormente a rischio. Si parla di circa duecento ricoveri ogni 100mila persone, numeri non di poco conto.
Il picco sta colpendo soprattutto le regioni del centro-settentrione ma non solo. A oggi le regioni maggiormente colpite sono, da nord a sud, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia e Sardegna. Quello che però fa maggior paura sono le complicazioni. L’influenza ha infatti portato sintomi tipici come la febbre alta, la tosse e dolori muscolari intensi, ma anche complicazioni nei soggetti più fragili tra cui bronchite, polmonite batteria, encefalite, miocardite e la possibilità di vedere peggiorare delle patologie croniche persistenti.
Influenza e i rischi del “long raffreddore”
In tempi di Coronavirus ci siamo abituati a usare il termine “long Covid” con di fatto una nuova patologia che si è evoluta dagli effetti a lungo spettro della prima. Ora si parla anche di “long raffreddore” , ma cosa si intende con questo termine?
![ragazza influenzata in una coperta](https://www.notizie.com/wp-content/uploads/2025/02/influenza-282025-notizie.com-1.jpg)
A scoprirne l’esistenza è stato un gruppo di ricercatori della Queen Mary University di Londra con uno studio pubblicato sulla nota rivista specializzata EClinical Medicine. Problemi che di fatto il nostro fisico porterebbe avanti per 11 settimane anche dopo la fine dei sintomi comuni.
Il noto infettivologo, Matteo Bassetti, ha parlato ai microfoni di AdnKronos specificando: “Quest’anno l’influenza è stata più pesante di quanto accaduto lo scorso anno. È circolata molto attraverso il virus H3N2 che da un po’ di tempo non vedevamo con i nostri anticorpi che hanno avuto bisogno di tempo per “allenarsi” ad affrontarlo. Per questo è probabile ci siano delle problematiche più lunghe. Non ci si deve bombardare però di farmaci e preparati per guarire subito, ma portare un po’ di pazienza”.
L’esperto sottolinea che l’utilizzo ostinato delle medicine di fatto va solo a distruggere il nostro sistema immunitario: “Vedo persone che si prendono 7-8 prodotti, ma così facendo ci sono solo problemi. Quando si usano antipiretici, antinfiammatori, paracetamolo sempre le infezioni durano molto di più”.