Tutti i cittadini dell’Unione europea, italiani compresi, sono alle prese con l’impatto dei conflitti globali sulla stabilità dei prezzi.
Del caso se ne sono occupati in queste ore gli eurodeputati, preoccupati per il persistere di un’inflazione elevata e per i suoi effetti sui gruppi a basso reddito. In queste ore sono quindi state adottate una serie di raccomandazioni per la Banca centrale europea (Bce).
Il Parlamento europeo, insomma, ha chiesto alla Banca di elaborare quanto prima un piano geopolitico per valutare l’impatto dei conflitti sulla stabilità dei prezzi. Tra i temi sul tavolo anche l’introduzione dell’euro digitale. Si tratta di una misura, proposta dalla stessa Bce, come naturale evoluzione del contante in una società digitalizzata. Un mezzo di pagamento elettronico europeo accessibile, sicuro accettato in tutti i Paesi dell’area dell’euro.
Oggi gli eurodeputati hanno affermato che la fiducia dei cittadini è necessaria per garantire il successo dell’introduzione dell’euro digitale. Hanno perciò chiesto alla Bce di dimostrare i suoi vantaggi, prima che l’eventuale decisione di emettere l’euro digitale sia adottata. L’adozione, inoltre, trattandosi di una decisione politica, dovrebbe passare per i legislatori dell’Ue, piuttosto che esclusivamente dal Consiglio direttivo della Bce.
L’euro digitale dovrà quindi affiancarsi al contante fisico, che dovrebbe rimanere ampiamente disponibile e accessibile. I problemi di stabilità finanziaria e i potenziali cambiamenti nella struttura del settore finanziario derivanti dall’introduzione di un euro digitale devono essere presi in considerazione anche dalla Bce. La questione resta quella di arginare sempre più l’inflazione, che colpisce soprattutto i più vulnerabili della società. E di garantire che l’eventuale introduzione di un euro digitale tenga conto delle preoccupazioni dei cittadini.
La Bce, secondo l’Europarlamento, avrebbe sbagliato la sua valutazione secondo cui l’inflazione avrebbe dovuto essere solo transitoria. Ed hanno chiesto di migliorare i modelli di previsione economica per consentire una migliore definizione delle politiche. Il Parlamento ha denunciato inoltre la sovvenzione significativa al settore bancario derivata indirettamente dalle politiche della Bce, che ha portato a ingenti pagamenti di interessi sui depositi bancari presso la stessa banca centrale.
Il Parlamento ha inoltre chiesto alla Bce di valutare in quale misura i cambiamenti climatici incidono sulla sua capacità di mantenere la stabilità dei prezzi. Nella risoluzione si afferma che l’Ente dovrebbe utilizzare gli strumenti disponibili per garantire che le banche prendano sul serio i rischi finanziari ed esterni, compresi i rischi climatici e geopolitici. I deputati hanno infine insistito sul fatto che la stabilità dei prezzi dev’essere l’obiettivo primario della Banca centrale europea.