Il Ministro della Difesa Guido Crosetto in queste ore ha presentato un esposto ai carabinieri. Nel fascicolo l’ipotesi che un gruppo di truffatori, utilizzando la voce dell’esponente di Fratelli d’Italia, abbiano contattato numerosi imprenditori chiedendo ingenti somme di denaro.
Somme che sarebbero servite per pagare presunti riscatti legati alla liberazione di giornalisti rapiti in Medio Oriente. Un raggiro sofisticato, che ha fatto leva sul recente caso della reporter Cecilia Sala detenuta in Iran e poi rilasciata. E che ha visto cadere nella trappola anche Massimo Moratti, l’ex patron dell’Inter.
Al lavoro per stringere il cerchio attorno alla banda di malviventi ci sono i carabinieri e i pm della Procura della Repubblica di Milano. L’inchiesta al momento procede per associazione a delinquere, truffa pluriaggravata e sostituzione di persona. Poche ore fa lo stesso Crosetto ha presentato un esposto ai militari. Sul tavolo delle autorità ci sono già altre 6 denunce presentate da alcuni dei più importanti imprenditori italiani, tra cui la famiglia Del Vecchio di Luxottica, le famiglie Beretta, Aleotti e Caprotti (Esselunga). E infine Marco Tronchetti Provera, che ha evitato il raggiro ma ha comunque denunciato il tentativo.
L’indagine, guidata dal pm Giovanni Tarzia, ha rivelato che i truffatori utilizzavano sofisticati strumenti per simulare la voce del Ministro e di altri funzionari governativi, convincendo le vittime della legittimità delle richieste di denaro. Il metodo era ingegnoso. Le vittime ricevevano chiamate da presunti membri del governo e militari di alto rango che chiedevano somme di denaro per operazioni segrete di liberazione di ostaggi italiani.
L’unica vittima accertata finora, comunque, è l’ex presidente dell’Inter Moratti, che ha versato poco più di 900mila euro in due bonifici distinti su un conto olandese. Grazie alla rapida azione della Procura e dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, i fondi sono stati individuati e sequestrati. Le autorità sono ora al lavoro per risalire alla rete di complici e ai flussi di denaro, anche attraverso rogatorie internazionali.
L’operazione ha permesso di congelare quasi un milione di euro, evitando che la somma venisse dispersa ulteriormente su altri conti o trasferita in paradisi fiscali. Si sta inoltre indagando su un altro conto situato a Hong Kong, per verificare se vi siano stati ulteriori movimenti di denaro legati alla truffa. Tra i nomi che sarebbero stati contattati dai truffatori figurano anche Diego Della Valle, Patrizio Bertelli (Prada), la famiglia Caltagirone e Giorgio Armani. Alcuni di loro avrebbero ricevuto telefonate sospette, ma non sarebbero caduti nel tranello.
Il Ministro Crosetto ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine. “Sono molto contento – ha commentato Crosetto – che i soldi sottratti con l’inganno ad un imprenditore, utilizzando la mia voce falsificata ed il mio nome, siano stati individuati su un conto olandese e bloccati nella loro totale interezza. Ottimo lavoro dei magistrati e delle forze di polizia“.