Il caso del comandante Osama al Najem Elmasry detto Almasri, rispedito in Libia poiché considerato “pericoloso” dal Ministero dell’Interno, ha riacceso i riflettori sulla sicurezza nazionale.
Proprio in queste ore l’Unione europea ha pubblicato il nuovo Regolamento con cui ha aggiornato l’elenco delle organizzazioni considerate terroristiche. Si tratta di un ulteriore passo in avanti nella lotta al terrorismo internazionale e ai gruppi coinvolti in attività sovversive.
Dunque, quali sono le organizzazioni che l’Europa ha identificato come pericolose per la sicurezza internazionale? Bisogna ricordare che il Regolamento mette nel mirino i capitali, le attività finanziarie e le risorse economiche dei gruppi. In Italia a occuparsi delle sanzioni finanziarie è l’Uif, l’Unità speciale della Banca d’Italia. L’elenco attuale dei gruppi terroristici comprende 22 organizzazioni sparse in ogni angolo del mondo. Si tratta di gruppi attivi in diversi scenari geopolitici, dalle insurrezioni locali alle reti terroristiche globali.
Tra le entità coinvolte la Abu Nidal (Ano), un gruppo estremista palestinese, e la Brigata dei martiri di Al-Aqsa, una milizia armata legata a Fatah, operante in Cisgiordania e coinvolta in attacchi contro Israele. La Babbar Khalsa, invece, è un’organizzazione sikh separatista accusata di attacchi terroristici in India. Il Partito Comunista delle Filippine – New People’s Army (Npa) è l’esercito guerrigliero comunista attivo nelle Filippine.
Nell’elenco anche Hamas, responsabile delle stragi del 7 ottobre 2023 in Israele, che hanno dato vita al conflitto nella Striscia di Gaza, ed il suo braccio armato, le Brigate Izz al-Din al-Qassam. Considerato terroristico anche l’Hezbollah Military Wing, il ramo militare del gruppo libanese Hezbollah, accusato di attentati e operazioni paramilitari. Hizbul Mujahideen è invece un gruppo islamista militante attivo nel Kashmir.
E ancora: il Khalistan Zindabad Force (Kzf), un movimento armato che lotta per l’indipendenza del Punjab dall’India, e il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), l’organizzazione armata curda attiva in Turchia, spesso coinvolta in scontri con le forze di sicurezza turche. Le Tigri per la Liberazione della Patria Tamil (Ltte) sono un gruppo militante separatista dello Sri Lanka, noto per gli attentati suicidi. L’Ejército de Liberación Nacional (Eln) è un gruppo marxista attivo in Colombia, coinvolto in sequestri e attacchi armati.
Tra i gruppi terroristici c’è poi la Jihad Islamica Palestinese (Pij) ed il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (Pflp), movimento marxista palestinese impegnato nella resistenza armata. In Turchia è attivo anche il Devrimci Halk Kurtuluș Partisi-Cephesi (Dhkp/C), gruppo di estrema sinistra, noto per attacchi contro obiettivi governativi. Il Sendero Luminoso (Sl) è un’organizzazione maoista peruviana responsabile di massacri e attacchi contro civili e forze dell’ordine.
A chiudere l’elenco i Falchi per la Libertà del Kurdistan (Tak), frazione estremista del Pkk, con precedenti per attentati in aree urbane della Turchia. E The Base, una compagine neonazista internazionale con cellule operative in diversi Paesi. Le sanzioni imposte comportano il congelamento dei fondi e delle risorse economiche dei gruppi terroristici, nonché il divieto di finanziamento da parte di entità europee.