Pompe di calore: cosa sono, a cosa servono, perché conviene acquistarle. Il loro utilizzo è sempre più diffuso, gli incentivi.
Sempre più famiglie decidono di prediligere questi strumenti ai tradizionali termosifoni, con notevolissimi vantaggi che possono rendere la casa più sana a livello di aria che performante per le nostre tasche. Il risparmio però non è scontato anche perché molto spesso per passare alle pompe di calore bisogna spendere delle cifre davvero importanti.
Questo tipo di riscaldamento vede variare il suo prezzo in base ai kW erogati e dunque alla sua potenza. Quelle che si muovono fino a 3 kW si aggirano tra i 4mila e i 6mila euro, mentre quelle da 4-5 kW possono arrivare a sfiorare i 10mila. Infine quelle che erogano più di 5 kW hanno dei prezzi che superano anche i 10mila.
Dire quanti kW servono per riscaldare casa nostra non è così semplice, anche perché ogni abitazione ha una struttura differente che ne condiziona anche il metodo di riscaldamento. Di media però viene stimato che 1 kW basta per riscaldare tra i 10 e i 20 metri quadrati, fate voi i conti.
Nonostante i costi importanti ci sono anche degli incentivi che ci permettono di risparmiare. Senza dimenticare anche l’utilizzo che può essere sviluppato in maniera pratica e con piccoli accorgimenti.
Incentivi, come averli per risparmiare sull’installazione
Come già evidenziato, una delle più grandi paure di chi passa al riscaldamento con la pompa di calore non è la bolletta, anzi ci sono diversi motivi, che analizzeremo in seguito, che ci permettono di risparmiare. Il problema di base è il costo iniziale che ci obbliga a fare un investimento per scegliere questa tecnologia.
Ricordiamo che le pompe di calore entrano nella lista dei dispositivi che aiutano a ridurre il consumo di energia e anche le emissioni di CO2 risultando dunque meno impattanti sull’ambiente. Proprio per questo nel 2025 è scattato l’Ecobonus che tiene in considerazione proprio questi aspetti.
L’incentivo consiste in una detrazione fino al 65% per i lavori che andranno a regalarci una riqualificazione energetica. Va però specificato che dal 2025 le aliquote verranno ridotte con una detrazione del 50% per la prima casa e del 36% per la seconda. Numeri che sono destinati poi a scendere ancora per il biennio successivo.
Se avete dubbi su come percepire l’incentivo, che si scarica semplicemente nella dichiarazione dei redditi, potete rivolgervi a un CAF che vi permetterà di effettuare tutti i passaggi senza rischiare nessun tipo di errore. Questo perché delle eventuali leggerezze potrebbero portare proprio alla perdita di alcuni diritti a noi dovuti.
Come risparmiare con una pompa di calore
Ci sono poi dei metodi per risparmiare direttamente nell’utilizzo della pompa di calore. Il primo fattore da tenere in stretta osservazione è l’orario. Utilizzate l’orologio in maniera strategica sia sfruttando le fasce orarie calmierate che quelle che vi permettono di riscaldare maggiormente la casa.
Fondamentale è anche scegliere la temperatura giusta da impostare sulla pompa di calore stessa. È ovvio che maggiore è la temperatura richiesta e maggiore saranno i consumi. Cercate di ottimizzare il riscaldamento evitando dispersioni e soprattutto non abbondate con i gradi solo per il piacere di stare in casa in maniche corte a febbraio.
Cercate anche di monitorare i consumi andando a scoprire se commettete qualche errore che può portare a un consumo maggiore all’interno della bolletta. Essere oculati in questo senso vi aiuterà sicuramente a gestire tutto nella maniera migliore possibile.
Ci sono poi anche degli aspetti tecnici da non sottovalutare e per i quali è necessario affidarsi sempre a dei professionisti. I controlli periodici, con pulizia dei filtri e ispezione dell’unità esterna, rendono il device più performante e impediscono allo stesso di surriscaldarsi e dunque consumare più del dovuto.
Perché utilizzare una pompa di calore e come farlo
I vantaggi dell’utilizzo della pompa di calore non sono solo legati prettamente ai consumi, ma ci sono tanti altri particolari che dovete conoscere se sceglierete di utilizzare questo strumento. Senza dimenticare che a differenza dei condizionatori, che possono solo rinfrescare l’aria, le pompe sono in grado di svolgere la doppia funzione tornando utili dunque anche durante l’estate senza necessità di acquistare anche un altro dispositivo per raffreddare gli ambienti.
Questo strumento funziona attraverso quattro fasi. La prima è quella dell’assorbimento del calore con un fluido refrigerante a bassa temperatura e pressione pronto ad assorbire il calore dell’aria esterna con uno scambiatore. Il fluido refrigerante è sotto forma di gas e viene compresso per farlo aumentare in temperatura e pressione.
Si arriva dunque al momento del rilascio di calore con il gas ottenuto che cede il suo calore all’acqua dell’impianto condensandosi e tornando allo stato liquido. Attraverso una valvola di espansione, in fine, si riparte con il ciclo.
Sicuramente avrete dei vantaggi legati anche all’ambiente dove troveremo un’aria maggiormente salubre rispetto a quella legata ai termosifoni, anche per un ricircolo dell’aria reso possibile dai filtri presenti nel dispositivo stesso.