Orrore ad Acerra, un Pitbull azzanna a morte una neonata di nove mesi. L’ennesimo allarme: “Vietare il commercio di questi cani”

Una neonata di nove mesi è stata sbranata dal Pitbull di famiglia ed è morta a causa delle gravi ferite riportate. Genitori sotto choc.

Pitbull al guinzaglio
Orrore ad Acerra, un Pitbull azzanna a morte una neonata di nove mesi. L’ennesimo allarme: “Vietare il commercio di questi cani” – notizie.com

Un altro caso di aggressione da parte di un cane si è verificato ad Acerra, in provincia di Napoli, all’interno di un appartamento nel quale vivevano madre e padre giovanissimi, sotto i trent’anni e incensurati e la figlia neonata di appena nove mesi.

Nella serata di ieri, sabato 15 febbraio, intorno alle 22.30 il padre ha portato la piccola a dormire sul letto con lui e quando si è risvegliato l’ha trovata in una pozza di sangue. La neonata è stata aggredita a morsi dal Pitbull di famiglia mentre dormiva.

In quel momento la madre, impiegata nel settore della ristorazione, si trovava al lavoro. Spaventato e sotto choc, il padre ha portato la figlioletta al pronto soccorso della clinica Villa dei Fuori. Una corsa disperata dai medici, che però nulla hanno potuto perché la bimba è morta poco dopo l’arrivo. Il suo corpicino non ha retto alle gravissime ferite alla testa e al volto causatele dal cane.

La Procura apre un fascicolo. Il cane affidato all’Asl

Ad avvisare gli agenti del commissariato di polizia di Acerra è stato il personale del pronto soccorso. Giunti sul posto, i poliziotti hanno avviato tutti gli accertamenti del caso. La Procura di Nola ha aperto un’indagine e disposto il sequestro dell’appartamento per i rilievi. Il corpo della neonata resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia.

Il Pitbull di famiglia invece, è stato momentaneamente affidato al personale veterinario dell’Asl locale in attesa di accertamenti.

Agenti di polizia durante un controllo per strada, ripresi di spalle
La Procura apre un fascicolo. Il cane affidato all’Asl – notizie.com

Proprio nei giorni scorsi abbiamo ricordato la storia di Paolo Pasqualini, ucciso da tre Rottweiler un anno fa. La sorella Priscilla sta portando avanti una battaglia affinché più a nessuno tocchi la stessa sorte del fratello, e chiedendo leggi ad hoc sull’affidamento dei cani mordenti. “Esistono, ma non vengono rispettate”, ha raccontato ai nostri microfoni.

Dalla morte di Paolo, aggredito l’11 febbraio 2024 nel bosco di Manziana, la giovane sta cercando testimonianze di storie come quella del fratello, con l’obiettivo di fare squadra e arrivare a colmare i vuoti normativi sul tema nel nostro Paese.

Sulla tragedia è intervenuta anche Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva: “È ora di vietare il commercio di questi animali”che a detta sua non sono adatti a vivere con gli esseri umani. “Mi batterò in Parlamento per raggiungere questo obiettivo”. 

I vicini di casa: “Tragedia poteva essere evitata”. In estate il Pitbull aveva aggredito un altro cane

Per i vicini di casa della famiglia, questa tragedia poteva essere evitata. Secondo i loro racconti infatti, la scorsa estate il cane sarebbe scappato dalla casa dei proprietari e avrebbe aggredito un altro cane che passeggiava nel quartiere ad Acerra con la sua dog sitter.

Tutti dicevano che il padrone doveva farlo chiudere, perché pericoloso”, raccontano alcune donne. “Sono brave persone, due lavoratori”. Come scritto, la madre della piccola lavora nel settore della ristorazione ed è impiegata in una pizzeria. Il padre invece, è un barista.

Non hanno capito che quel cane poteva fare del male alle persone e soprattutto ai bambini”, raccontano all’Ansa le vicine di casa, parlando di una “tragedia che si poteva evitare”. 

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