Tari 2025, tutte le novità sulla tassa: quando e chi deve pagarla

I contribuenti italiani, anche nel 2025, dovranno provvedere al pagamento della Tari (Tassa sui rifiuti): scadenze, importi e novità per l’imposta.

Anche durante il 2025 milioni di contribuenti italiani saranno chiamati a pagare la Tari, la tassa introdotta nel 2014 in sostituzione di quelle precedenti e da corrispondere ai Comuni per coprire i costi sostenuti dalle amministrazioni locali per la gestione, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani.

Cassonetti
Tari 2025, tutte le novità sulla tassa: quando e chi deve pagarla (Notizie.com)

Il tributo deve essere versato da chiunque possieda o detenga, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. Capiamo, nel prossimo paragrafo, quali sono le novità introdotte per la Tari, quando deve essere pagata e le modalità per il versamento.

Tari 2025, cosa cambia nel 2025: date di pagamento e scadenze

La Tari è l’imposta introdotta nel 2014, per sostituire le imposte precedenti versate ai Comuni dai cittadini, che annualmente deve essere versata dai proprietari o da chi detiene, a qualsiasi titolo, immobili o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Euro calcolatrice
Tari 2025, cosa cambia nel 2025: date di pagamento e scadenze (Notizie.com)

L’importo viene determinato dai Comuni italiani che comunque devono tenere conto delle linee guida nazionali per la determinazione dei costi. Proprio in merito, per il 2025, è stata introdotta una particolare novità: l’applicazione del fabbisogno standard come parametro. Quest’ultimo viene calcolato moltiplicando due fattori: il costo standard per gestire una tonnellata di rifiuti e le tonnellate da gestire. Tenendo conto delle linee guida, i Comuni poi stabiliranno l’importo della Tari che è composta da una quota fissa ed una variabile.

Per quanto riguarda le scadenze, non esiste anche in questo caso una data univoca: sono sempre le amministrazioni locali a scegliere il termine per il versamento, sempre entro la fine dell’anno di riferimento, in questo caso entro il 31 dicembre 2025. Il pagamento potrebbe anche essere effettuato, sempre su scelta dei Comuni, in più rate (generalmente massimo tre).

I Comuni hanno la facoltà di stabilire delle esenzioni e degli sconti per i cittadini. Esistono, però, delle direttive nazionali che dispongono l’esonero dal pagamento dell’imposta per: aree condominiali comuni; aree come cantine, terrazze, balconi; aree pertinenziali di immobili già soggetti alla Tari; locali non suscettibili di produrre rifiuti. Inoltre, è possibile richiedere l’esenzione per immobili disabitati dimostrando la mancanza di utenze e che siano non arredati.

Infine, sono previsti anche degli sconti per le zone in cui non è prevista la raccolta dei rifiuti o per il mancato svolgimento del servizio. Anche in questo caso le amministrazioni possono stabilire altre riduzioni per determinate categorie di cittadini.

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