Due delle problematiche rilevate con DeepSeek riguardavano, semplificando al massimo, la gpu, ovvero l’unità di elaborazione grafica, e l’inferenza, cioè la capacità di un modello di Intelligenza artificiale di trarre conclusioni da informazioni mai visionate in precedenza.
Limiti imposti dalla natura stessa dell’Ia cinese, che ha impattato sui mercati mondiali per il suo essere low cost. Al tempo stesso, però, DeepSeek si è presentata anche come open source. Dunque chiunque, nel mondo, può vedere, utilizzare e migliorare il suo algoritmo. Dal limite, insomma, alle potenzialità infinite.
Così, mentre da una parte colossi americani come Open Ai (l’azienda proprietaria di ChatGpt) si sono mostrati dapprima intimoriti per poi minimizzare le capacità di DeepSeek, dall’altra ci sono aziende, anch’esse statunitensi, che stanno potenziando l’algoritmo cinese. È il caso di SambaNova Systems, che ha sede in California, a Palo Alto (qui si trovano anche gli uffici di Facebook e Google, per intenderci). Fondata nel 2017, tra i suoi investitori figurano SoftBank Vision Fund 2, fondi e conti gestiti da BlackRock, Intel Capital ed altri.
“Velocità ed efficienza che nessun’altra piattaforma può eguagliare”
SambaNova è una concorrente della più famosa Nvidia, che realizza i chip per addestrare i modelli di Intelligenza artificiale. La differenza è che la società di Palo Alto non vende chip singoli. Bensì piattaforme complete di hardware, software e modelli. In queste ore SambaNova ha annunciato che sul proprio cloud è in esecuzione la versione di DeepSeek R1 671B. Versione che sta “raggiungendo velocità ed efficienza che nessun’altra piattaforma può eguagliare”.
Dall’azienda hanno fatto sapere che DeepSeek ha sì ridotto i costi di formazione dell’Ia di 10 volte, ma allo stesso tempo la sua diffusione è stata ostacolata dai costi di inferenza elevati e da inefficienze. “DeepSeek – R1 è uno dei modelli di intelligenza artificiale di frontiera più avanzati disponibili. Ma il suo pieno potenziale è stato limitato dall’inefficienza delle gpu. – ha detto Rodrigo Liang, ceo e co-fondatore di SambaNova – Oggi le cose cambiano. L’inefficienza dell’inferenza basata su gpu ha tenuto DeepSeek – R1 fuori dalla portata della maggior parte degli sviluppatori. SambaNova ha risolto questo problema”.
SambaNova: “Ridotti i requisiti hardware, sbloccata l’Ia”
Tecnicamente, SambaNova ha utilizzato la sua architettura proprietaria del flusso di dati e un design di memoria a tre livelli, i chip Sn40l Reconfigurable Dataflow Unit (Rdu), per ridurre i requisiti hardware per eseguire DeepSeek – R1 671B in modo efficiente, “sbloccando” l’inferenza con un’efficienza senza pari.
Non solo: “Entro la fine dell’anno, offriremo una capacità 100 volte superiore per DeepSeek – R1”. Il panorama dell’Intelligenza artificiale, insomma, sta vivendo un cambiamento epocale, e le aziende tecnologiche cinesi sono in prima linea. La startup cinese DeepSeek è emersa come un formidabile avversario per i giganti già affermati. Lo sviluppo sta ridisegnando l’industria globale dell’Ia e sta anche spingendo le aziende del settore internet cinesi in una nuova era di innovazione e competizione.