La pace in Ucraina, di cosa si è discusso nel vertice a Parigi: l’incognita di Kiev nella Nato che potrebbe cambiare gli equilibri mondiali

Da un lato l’Europa al fianco di Kiev, dall’altro gli Usa che medieranno tra Zelensky e Putin per arrivare ai negoziati. Gli sviluppi di un possibile cessate il fuoco in Ucraina. Cosa sta succedendo in queste ore. 

La premier Giorgia Meloni incontra il Presidente francese Emmanuel Macron a Versailles a margine dei Giochi Olimpici di Parigi 2024
La pace in Ucraina, di cosa si è discusso nel vertice a Parigi: l’incognita di Kiev nella Nato che potrebbe cambiare gli equilibri mondiali (Ansa Foto) – notizie.com

L’Europa prova a fare fronte unito sulla questione russo-ucraina con un incontro informale tra i principali Paesi, convocato ieri, domenica 16 febbraio, dal presidente francese Emmanuel Macron. L’obiettivo è non essere esclusi dai colloqui in corso tra il capo della Casa Bianca Donald Trump e quello del Cremlino Vladimir Putin per raggiungere la pace in Ucraina.

Un fronte europeo per partecipare alle trattative, affinché anche Kiev abbia voce in capitolo e non sia costretta ad accettare i diktat di Mosca. Il timore che questo possa accadere si fa sempre più reale dopo dichiarazioni degli ultimi giorni di Trump, secondo il quale l’Ucraina non può entrare nella Nato e i territori annessi alla Russia nel 2014 sono ormai persi.

Kiev nella Nato se la Russia non rispetta gli accordi

L’Ucraina ha rifiutato l’accordo proposto da tycoon sulle terre rare, che prevedeva l’aiuto Usa per la pace con la Russia in cambio dei minerali. Due sono gli obiettivi del presidente Zelensky: entrare nella Nato e in Europa, affinché Kiev possa avere una vera protezione duratura nei confronti delle mire espansionistiche di Mosca.

Nel summit si è discusso anche della possibilità di includere in automatico Kiev nel Patto Atlantico qualora la Russia violasse un eventuale cessate il fuoco. In questo modo l’Europa potrebbe difendere non solo l’Ucraina ma anche se stessa. L’idea è stata promossa da alcuni senatori Usa e sostenuta anche da leader europei, tra cui il finlandese Alexander Stubb.

Kiev “deve potersi difendere e non le può essere imposto un diktat“. Questa la posizione delle potenze europee, annunciata attraverso le parole del cancelliere tedesco Olaf Scholz al termine del summit. Il fronte dei negoziati sono due: l’Europa dalla parte dell’Ucraina e gli Usa che avranno il ruolo di mediare tra Putin e Zelensky.

I leader europei durante il vertice a Parigi
Kiev nella Nato se la Russia non rispetta gli accordi (Ansa Foto) – notizie.com

Prima della riunione, Macron ha avuto una telefonata di venti minuti con Trump. Al summit hanno partecipato Gran Bretagna, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi, Danimarca, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e anche il segretario della Nato Mark Rutte. 

Al centro della questione ci sono stati gli aiuti all’Ucraina per sostenere la guerra difensiva contro la Russia. Sulla base dei dati dell’Istituto Kiel, l’Europa ha di gran lunga superato gli Stati Uniti, con 70 miliardi di euro per gli aiuti economici e umanitari e 62 di aiuti militari. Gli Usa invece, hanno inviato 64 miliardi di aiuti militari e 50 di aiuti economici e umanitari.

L’Europa ha intenzione di trovare la strada per garantire sicurezze credibili a Kiev e di conseguenza della necessità di aumentare gli sforzi per una difesa unitaria di Bruxelles. Secondo il primo ministro polacco Donald Tusk, “non saremo in grado di aiutare efficacemente l’Ucraina se non prendiamo immediatamente misure concrete per le nostre capacità di difesa”. 

Cosa stanno facendo gli Stati Uniti

Secondo le indiscrezioni di Bloomerg degli ultimi giorni, Donald Trump punta ad arrivare a una tregua entro Pasqua. E dopo il colloquio con Putin incontrerà il capo del Cremlino a Riad.

L’Ucraina non ci sarà e l’obiettivo di Zelensky è sedersi al tavolo dei negoziati dopo che la Casa Bianca, il Cremlino e l’Europa avranno messo a punto un piano condiviso per la pace.

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