Banche, aeroporti, bus e servizi idrici nel mirino degli hacker filorussi. I criminali informatici hanno già rivendicato l’attacco, in risposta alle dichiarazioni del “russofobo Mattarella”.
Il riferimento è allo scontro istituzionale, scoppiato nelle scorse ore, tra la Russia e l’Italia. Il 5 febbraio scorso, nel corso di una lectio magistralis a Marsiglia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un discorso che Mosca ha bollato come “blasfemo”.
Secondo Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, Mattarella avrebbe tenuto un discorso “impensabile” paragonando “la Russia al Terzo Reich”. Immediate le difese bipartisan in favore del capo dello Stato. L’attacco, minimizzato dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, “è arrivato da parte di una sedicente portavoce, non da parte della Russia. Releghiamo a quello che è. È una persona che ci ha abituati in questi anni a dire di tutto e di più. L’abbiamo tutti rintuzzata come meritava”.
Gli attacchi di tipo Ddos
I fatti hanno scatenato dunque la reazione degli hacker filorussi di NoName057, che già nei mesi scorsi avevano colpito l’Italia con numerosi attacchi. “L’Italia riceve da noi missili Ddos ai suoi siti web”, ha scritto sul proprio canale Telegram il collettivo. Gli hacker hanno messo fuori uso i portali di Acqua Novara, Acque Veronesi, dell’Aps di Siena, l’Atap di Torino, dell’aeroporto di Malpensa e numerosi domini di Intesa San Paolo. Al primo attacco ne è seguito un secondo che ha colpito i siti web dell’aeroporto di Linate e del sistema portuale dell’Adriatico orientale.
Gli attacchi registrati sono anche in questo caso di tipo Ddos (Distributed denial of service). Si tratta di raid condotti attraverso false richieste di accesso che mandano in tilt i sistemi informatici. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) è immediatamente intervenuta con azioni di supporto e mitigazione. Al momento non si registrano particolari disagi.
NoName057, la provocazione: “Ora sarà più facile leggerci”
“Il presidente italiano Sergio Mattarella – hanno scritto gli hacker – ha paragonato la Russia al Terzo Reich, provocando una dura reazione da parte del Ministero degli Esteri russo. Mosca ha già promesso che tali dichiarazioni non resteranno senza conseguenze. Mattarella ha fatto un parallelo tra le azioni della Russia nel conflitto ucraino e la Germania nazista in Europa. In risposta, la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha definito tali affermazioni blasfeme, soprattutto perché provengono da un capo di Stato che ha vissuto gli orrori del fascismo”.
Gli hacker di NoName057 sono andati anche oltre, aprendo proprio in questi minuti “in onore del nostro cyberattacco contro l’Italia”, un canale Telegram in italiano. “Ciao, compagni. Sappiamo bene che in Italia ci sono molti cittadini – hanno scritto i criminali informatici – che disprezzano la politica ucrainofila delle autorità e sono nostri simili. Ora sarà più comodo per loro leggere e diffondere i nostri post”. Nei giorni scorsi NoName si era concentrato su Germania e Francia, Paesi “colpevoli” di supportare l’Ucraina.