Instagram è pronto a lanciare il pulsante “Non mi piace” per una rivoluzione sul social network, una cosa che però non piace a tutti.
Si sta studiando la soluzione maggiormente adatta, ma alcuni iniziano già a lamentarsi e la mossa appare un po’ un autogol considerando anche come da questo scenario è uscito radicalmente in passato Youtube. Il nuovo pulsante di Ig è in fase di test e ci permetterà di andare a segnalare un contenuto o un commento che non ci piace o non riteniamo pertinente.
L’obiettivo è quello di andare a filtrare i contenuti e dunque segnalare che sia al massimo pertinente a quello che è il gusto dell’utente che scorre i reel e i contenuti più in generale. Un aiuto all’algoritmo che andrà a premiare dunque quei profili che oltre ad avere più like hanno anche meno dislike. Inoltre l’azienda pensa che questa scelta possa portare a ridurre il numero di commenti negativi che si diffondono sotto ogni commento tutti i giorni.
Se questi possono essere gli aspetti positivi, in molti si stanno interrogando su quelli negativi che non tutti hanno colto e che è fondamentale analizzare per evitare che questa scelta sia un clamoroso autogol.
Ma cosa si rischia nell’aggiungere i “Non mi piace” su Instagram? Le conseguenze possono essere diverse ed è importante analizzarle. Sicuramente la preoccupazione è legata a quello che gli esperti chiamano “effetto echo chamber” che è già radicato oggi sui social network.
Si tratta di un ecosistema in cui le informazioni vengono amplificate dalla comunicazione e anche da gesti proprio all’interno della stessa piattaforma. E al già noto isolamento vissuto in questa epoca il tasto potrebbe amplificare una situazione di disagio e di distacco dalla realtà.
Chi ha provato a dare una spiegazione a questa scelta è Adam Mosseri, responsabile di Instagram, che in un post su Threads ha specificato: “Stiamo testando il nuovo pulsante che apparirà accanto ai commenti su Instagram. Questo offrirà alle persone un modo per segnalare che non si sentono bene riguardo a quel particolare commento”.
Lo stesso Mosseri ha “messo le mani avanti” specificando che la scelta non è definitiva. “Questo è un test, non c’è un conteggio dei non mi piace, né nessuno saprà se tocchi il pulsante. Alla fine, potremmo integrare questo segnale nella classifica dei commenti per spostare i commenti non mi piace più in basso. L’idea è che questo possa aiutare a rendere i commenti più amichevoli sulla piattaforma”, aggiunge.
Si lavora così a dei modi per controllare al meglio l’esperienza su Instagram e i contenuti che si vedono. Un test che dovrebbe portare a maggiore uguaglianza e buoni sentimenti, anche se, come visto, i rischi ci sono.